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17 Settembre 2009

Strage di Italiani a Kabul morti 6 militari

Matteo Mureddu, caporalmaggiore della Folgore, aveva 26 anni. Commozione a Siena nella caserma Roberto Bandini, sede del 186esimo reggimento Folgore

Fonti della Difesa hanno reso noto i nomi di cinque dei sei militari italiani morti in Afghanistan, le cui famiglie sono state avvisate. Si tratta del tenente Antonio Fortunato, originario di Lagonegro (Potenza); del primo caporal maggiore Matteo Mureddu, di Oristano; del primo caporal maggiore Davide Ricchiuto, nativo di Glarus (Svizzera); del sergente maggiore Roberto Valente, di Napoli, e del primo caporal maggiore Gian Domenico Pistonami, di Orvieto.

Bandiere a mezz'asta nella caserma Roberto Bandini, sede del 186esimo reggimento Folgore e del quinto Battaglione El Alamein da dove provengono i militari uccisi e feriti nell'attentato a Kabul. La notizia ha sconvolto tutti e anche le attività in caserma si sono fermate. Nessun commento ufficiale arriva dai vertici della caserma.

Matteo Mureddu, caporalmaggiore della Folgore, aveva 26 anni. Il giovane, figlio di un allevatore di pecore, Augusto Mureddu, e di una casalinga, Greca, ha un fratello di dieci anni più grande, Stefano, anch'egli militare, e una sorella, che l'estate scorsa l'aveva reso zio.

Il comandante militare della Sardegna generale Sandro Santroni ha informato a Solarussa, nell'oristanese, i genitori del parà. Il padre e la madre del giovane erano in apprensione fin da quando radio e televisioni avevano dato la prima notizia. Il mondo, però, per loro è crollato nel momento in cui di fronte alla loro porta si è fermata un'auto dell'Esercito dalla quale sono scesi il generale e i suoi collaboratori. Nella caserma di Siena, intanto, tutti, soldati e ufficiali, stanno ascoltando i notiziari radiofonici e televisivi per conoscere i particolari dell'attentato, in attesa delle informazioni ufficiali che arriveranno da Roma. "Siamo stati a testimoniare il nostro cordoglio e la nostra vicinanza agli uomini della Folgore e ci siamo messi a disposizione per ogni eventualità", ha detto il sindaco di Siena Maurizio Cenni uscendo, assieme al presidente della Provincia Simone Bezzini, dalla caserma Bandini dove hanno incontrato il comandante del reggimento colonnello Benito Milani. "Con questi soldati - ha aggiunto Cenni - abbiamo rapporti di vicinanza e li abbiamo salutati in varie cerimonie per le varie partenze per le missioni. Siamo abituati a vederli partire ma non siamo abituati a non vederli tornare. Ci hanno chiesto la massima riservatezza in attesa che vengano avvisati i familiari". Anche le bandiere del Comune e della Provincia di Siena sono a mezz'asta.

La caserma si trova in Piazza delle Armi, poco fuori le mura, ma è perfettamente inserita nel tessuto cittadino anche perché spesso i militari si allenano e compiono piccole esercitazioni negli spazi circostanti.

Lo Stato Maggiore della Difesa ha messo a disposizione dei familiari dei militari italiani impegnati in Afghanistan un numero verde. Per avere ogni tipo di informazione il numero è 800228877.