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12 Febbraio 2019

Sardegna va avanti la protesta dei pastori

Dopo quasi una settimana di lotta in Sardegna, la protesta dei pastori arriva a Montecitorio.

Dopo quasi una settimana di lotta in Sardegna, la protesta dei pastori arriva a Montecitorio. Questa mattina una delegazione di pastori si è ritrovata a Roma insieme agli agricoltori, coordinati da Coldiretti, per cercare l’attenzione del governo nazionale nei confronti delle problematiche che compiscono sempre di più le campagne sarde. Da una parte quindi gli agricoltori in ginocchio a causa delle pesanti calamità con il dimezzamento del raccolto nazionale di olio di oliva. Dall’altra invece i pastori sardi che da anni lottano per il prezzo del latte (60 centesimi), troppo basso per ricoprire anche il costo del lavoro. Intanto mentre alcuni pastori si trovano a Roma, in Sardegna prosegue a macchia di leopardo la mobilitazione, in particolare sulle strade che collegano il nord al sud dell’Isola. Questa mattina alcuni si sono ritrovati sulla 131 dcn (direzione centrale Nuoro), all'altezza del bivio di Trudda-Loiri, in Gallura. Altri presidi si registrano a nel Campidano, a Guamaggiore e sulla provinciale 35, all'altezza del bivio per Mogorella, dove si è assistito ad un temporaneo blocco della viabilità. Non rimangono in silenzio neanche le attività commerciali di Nuoro. Infatti oggi il sindaco di Orotelli, Giovannino Marteddu ha invitato tutta la popolazione del centro del nuorese ad un corteo per le strade del paese da piazza 1 maggio a piazza Santa Croce a sostegno dei pastori e degli agricoltori per la vertenza del prezzo del latte. Per domani è stato convocato il Consiglio comunale di Sant'Antioco, alle 19.00, per la discussione e approvazione di un ordine del giorno sulla crisi del settore agro-pastorale. E ancora oggi il titolare di un centro di grande distribuzione, ha deciso di solidarizzare con gli uomini e le donne in lotta nelle campagne chiudendo il Conad di Nuoro Biscollai e quello di viale Europa dalle 10 alle 13. Circa un milione di litri di latte in questi giorni è stato lavorato per essere dato in beneficienza, dato in pasto agli animali o gettato per protestare contro i compensi inferiori a 60 centesimi al litro, al di sotto dei costi di produzione. Ieri una delegazione di pastori ha anche incontrato il premier Conte che di tutta risposta ha annunciato un tavolo di filiera al quale prenderanno parte per la prima volta anche i pastori della Sardegna. L’appuntamento è per il 21 febbraio alle 11.30 al ministero. Il ministro alle Politiche Agricole, Gian Marco Centinaio, ha chiesto pertanto ai pastori di sospendere (almeno fino a quella data) la lotta. Ma i pastori non ci stanno, la lotta continua.