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1 Dicembre 2019

La Fede Sarda tradizione e leggenda

La fede sarda non solo un gioiello prezioso Sunika la vera fede Sarda

La donna in Sardegna è una figura molto peculiare, tanto da far definire la società sarda "matriarcale". Radio Sintony e i gioielli s'Ave Maria ti raccontano la storia de S' Unika la vera Fede Sarda. Leggi la leggenda e scopri la tradizione per poi vincere in diretta con noi chiamando allo 070666300 e prenotandoti. 

 

Una terra, quella sarda: antica, ricca di tradizioni e leggende. Le donne sono le vere protagoniste in Sardegna e il legame con esse doveva essere sin dai tempi antichi, regolamentato in un modo unico e particolare. 

La promessa di matrimonio rappresentava non solo un futuro legame tra uomo e donna ma un vero e proprio impegno indissolubile tra la coppia che si andava a formare e che poi avrebbe dato vita ad una famiglia.

La promessa di fede e l'unione sin dal periodo nuragico, costituiva un impegno molto importante e infatti la leggenda narra che le Janas (le mitiche fate sarde) forgiavano un anello fatto di fili d'oro, ovvero il simbolo di questo legame, la Fede Sarda. 

Si narra che nelle case rifugio "domus de Janas", le fate, appunto le janas, su richiesta dei futuri sposi, intessevano con le loro mani nelle case scavate nella pietra, preziosi anelli da consegnare come pegno alle future spose.  

Con grande maestria, e con le loro minuscole mani, le Janas tessevano fili d'oro e d'argento, incastonando nell'anello anche pietre preziose.  

Le Fedi, erano destinate alle donne che avevano ricevuto la proposta di matrimonio e così i futuri mariti, si recavano a casa della donna prescelta e ne chiedevano la mano.

Il prezioso anello, pegno d'amore magicamete intrecciato dalle fate, era il dono d'amore e il sigillo dell'unione che avrebbe fatto intrecciare nel modo giusto il destino dei due innamorati. 

La Fede Sarda, era in realtà, dotata di un magico incantesimo che avrebbe legato la nuova coppia per sempre.

Le Janas, e solo loro, con la magia e l'abilità  nel tessere erano le uniche in grado di creare un gioiello così speciale. L' anello  veniva  indossato nell'anulare sinistro della sposa, il dito dove la leggenda asseriva che passava la vena collegata direttamente al cuore, la “vena amoris” .

La fede sarda è un gioiello forgiato in 4 fili d'argento o d’oro su cui vengono saldate 4 file di palline cesellate del diametro di 0,1 mm.

Le palline  simboleggiano i chicchi di grano, rappresentando così un augurio di fertilità. La tradizione vuole l'anello aperto non chiuso, ma rimane aperto nel lato del dito rivolto verso il palmo della mano. La Fede Sarda è così importante e preziosa che viene tramandata come cimelio di famiglia tra madre e figlia .

I popoli conquistavano la Sardegna e si insediavano nei diversi territori ma la Fede Sarda non subiva nessuno scossone, infatti il suo significato restava sempre forte come il granito sardo.

Durante la dominazione romana, con un anello di questo tipo si stringeva anche il patto di “destrarum iunctio”, ovvero di fidanzamento. Per questo motivo questa fede sarda prese il nome di “maninfide” che letteralmente significa “le mani in fede”. Era questo un tipo di anello dove erano rappresentate due mani strette intorno ad un dito, che simboleggiavano il prossimo patto che sarebbe stato suggellato col matrimonio.

La famiglia della sposa, se accettava la proposta di matrimonio, donava al promesso sposo, il tipico coltello sardo con manico  in osso e decorato. 

La sposa poteva cosi' indossare l'anello datogli dal fidanzato e dichiarare apertamente il fidanzamento.

Col passare dei secoli, in particolare nel Settecento e nell’Ottocento, anche la fede sarda si arricchì divenendo ancora più preziosa. La lavorazione richiama quella di un tessuto, dove le piccole pietre preziose che simboleggiano i chicchi di grano, segno di prosperità e vincolo di amore tra i due sposi, vengono intessute insieme in un’unica trama.

@Redazione Sintony News