Sono gli unici italiani presenti nella lista delle "100 persone più influenti del mondo" stilata ogni anno da Time. Il premier Mario Monti e il presidente della Bce, Mario Draghi, sono in buona compagnia: si trovano infatti assieme al presidente Usa Barack Obama, ad artisti come le cantanti Adele o Rihanna, o atleti come il calciatore Lionel Messi.
La lista così eterogenea, spiegano dal magazine, è dovuta, oltre che come sempre alle votazioni dei lettori e dei caporedattori del settimanale, anche alla diffusione dei social forum o di siti di microblogging come Twitter.
Subito dopo il nome della segretario di stato Usa Hillary Clinton compare quello della duchessa di Cambridge Chaterine Middleton e sua sorella Pippa, che sono a loro volta preceduti da quello del gruppo di hacker Anonymous.
C'è il nome della cancelliera tedesca Angela Merkel, mentre mancano invece quelli del premier britannico David Cameron e del presidente francese Nicolas Sarkozy. Per la Francia, l'unica personalità in lista e' la numero uno del Fondo Monetario Internazionale Christine Lagarde.
Ogni nome elencato nella lista, che non è una classifica, tanto che non ci sono numeri, è corredato da un breve profilo, scritto da personalita diverse; come il presidente Barak Obama che ha scritto quello del finanziere Warren Buffett, l'ex vice presidente Al Gore che ha scritto quello del capo della Apple Tim Cook, la presidente argentina Cristina Kirchner che ha scritto quello della presidente del Brasile Dilma Roussef, o Rihanna che ha scitto quello del presidente colombiano Juan Manuel Santos.
Il profilo di Monti
Quello di Mario Monti è stato scritto da Larry Summers, ex segretario al tesoro Usa e attualmente docente all'università di Harvard, che definisce il premier italiano "in questo momento il più importante ex professore di economia al mondo". A febbraio il magazine aveva dedicato la copertina del nuovo numero dell'edizione asiatica ed europea al premier in visita negli Usa.
E quello di Draghi
Il profilo di Draghi è invece stato scritto da Jens Widmann, presidente della Bundesbank, secondo cui l'italiano presidente della Bce "ha la mente affilata come un rasoio ed è un sapiente negoziatore.