"Un anno è passato ma il tuo ricordo non l'abbia cancellato. Lucio sempre con noi". Con questo striscione all'inizio di Bologna-Cagliari la curva Bulgarelli ha ricordato Lucio Dalla, grande tifoso del Bologna, ad un anno dalla scomparsa. Ma già in precedenza, un'antologia delle canzoni più celebri del cantautore era risuonate negli altoparlanti dello stadio durante il riscaldamento delle due squadre. Poi, in attesa dell'uscita dal tunnel, era stata 'Piazza Grande' ad introdurre la gara. Infine l'inno 'Le tue ali Bologna', scritto dallo stesso Dalla, con gli amici e tifosi bolognesi Morandi, Carboni e Mingardi hanno salutato l'ingresso in campo, come avviene da un anno a questa parte.
Un concerto multimediale senza una fine prestabilita, in cui si alterneranno sul palco grandi protagonisti della musica italiana a Bologna per celebrare Lucio Dalla nel giorno in cui avrebbe compiuto settant'anni. A un anno esatto dai funerali, piazza Maggiore, in diretta su RaiUno, tornerà a riempirsi per la serata '4 Marzo'. Nessun presentatore, il filo conduttore sarà lo stesso Dalla con video di repertorio e la sua voce che irromperà per duettare con gli artisti presenti sul palco.
Un dvd per ricordare Lucio Dalla nel giorno in cui avrebbe compiuto 70 anni. Il disco Live 20 dicembre 1978 - in allegato con L'Arena, Brescia Oggi e Il Giornale di Vicenza a soli 9,80 euro - è la testimonianza di un concerto fondamentale per la carriera del cantautore bolognese. Alla fine di quel 1978, infatti, Lucio ha in scaletta una serie di brani capolavoro che sono diventati negli anni una presenza fissa nei concerti: Com'è profondo il mare, Anna e Marco, Piazza Grande, L'ultima luna, Notte, Angeli e la storica 4/3/1943. Non è un caso che gli Stadio, che partecipano stasera al concerto-omaggio in piazza Maggiore a Bologna (in diretta su Rai1), abbiano deciso di riproporre proprio L'ultima luna (con un ospite speciale: il giovane cantautore Fabrizio Moro?). La band di Gaetano Curreri infatti è la stessa che accompagna Dalla nel concerto del '78, insieme a un giovane Ricky Portera. Quello show, alla radiotelevisione della Svizzera Italiana (con un unico inedito Angeli, canzone che verrà data a Bruno Lauzi) arrivò in un momento particolare della carriera di Lucio. «Proprio ieri», dice Dalla, presentando un brano nuovo per il tempo come La settima luna, «abbiamo inciso il nuovo album, e di prepotenza ho voluto fare una canzone inedita». Poi presenta il gruppo che include, oltre a Ron alla chitarra acustica, due futuri Stadio come Giovanni Pezzoli alla batteria, Marco Nanni al basso e Portera alla chitarra. Sono gli stessi musicisti che nel 1977 suonano nell'album Come è profondo il mare, con l'eccezione del chitarrista Ricky Portera che sarà nel disco successivo, intitolato semplicemente Lucio Dalla, annunciato dal cantautore bolognese («Un fantomatico long-playing che non conoscete») in quel concerto di fine '78 e poi disponibile nei negozi nel febbraio del 1979. Per vedere entrare nella band di Dalla anche il tastierista Gaetano Curreri, futuro cantante e leader degli Stadio, bisognerà aspettare la vigilia del tour Banana Republic, che vede l'uno a fianco dell'altro Lucio e Francesco De Gregori. Dalla, quel disco uscito nel 1979 rimase un anno e mezzo in classifica e vendette un milione di copie. Le canzoni-simbolo di quel disco le riascolteremo stasera in piazza a Bologna: Anna e Marco, l'apocalittica L'ultima luna e poi Stella di mare, quella Milano dedicata «a una città con cui ho un rapporto di amore e odio» (come confessava Lucio) e poi Notte e Cosa sarà, cantata con Francesco De Gregori su musica di Ron. Fino al classico che chiudeva il disco, L'anno che verrà, testamento di un grande artista.