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21 Settembre 2015

Volkswagen, test antismog "truccati"

Il colosso tedesco, che ha ammesso l'uso intenzionale di software progettati per aggirare le leggi in vigore negli Usa, crolla in Borsa

Il governo tedesco chiede sia fatta chiarezza sullo scandalo che ha travolto Volkswagen dopo che il Ceo Martin Winterkorn ha ammesso l'uso intenzionale dei software progettati per aggirare le leggi antismog in vigore negli Usa. Sono 500mila le vetture con motore diesel ritirate a causa dei test sulle emissioni "truccati" e ora il colosso tedesco rischia sanzioni per 18 miliardi di dollari. In Borsa il titolo è crollato, arrivando a perdere il 22%.
In poco più di due ore di scambi, il colosso tedesco ha bruciato 16 miliardi di valore, scendendo a 60,4 miliardi di euro. Il gruppo VW ha intanto deciso di bloccare la vendita negli Stati Uniti delle sue vetture equipaggiate con motori diesel 4 cilindri TDI.

Il software che falsifica le emissioni - Lo scandalo è scoppiato quando l'Epa, l'ente americano per la protezione dell'ambiente, ha scoperto che le vetture Volkswagen e Audi con motore diesel 2 litri emettono molti più ossidi di azoto in condizioni normali che non durante i test specifici. E' stato quindi scoperto il software, installato appositamente da VW nella centralina motore, che riconosce le condizioni di test e attiva solo in quel caso i dispositivi più efficienti contro le emissioni.

Ministero del'Ambiente tedesco: "Gruppo chiarisca" - Intanto un portavoce del ministero dell'Ambiente tedesco, come riferito da Bloomberg, ha dichiarato che Volkswagen "deve collaborare con le autorità Usa e chiarire la vicenda sulla manipolazione dei test antismog".

Gabriel: "Chiarire vicenda al più presto" - Anche il vicecancelliere tedesco e ministro dell'Economia Sigmar Gabriel ha chiesto chiarezza. "Il made in Germany è sinonimo di qualità a livello mondiale ed è importante fare subito chiarezza", ha sottolineato.