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11 Ottobre 2019

I due progetti di Unica per l'integrazione

Cosmomed e In Out per approfondire il tema dei migranti con i cittadini cagliaritani

Si rinnova una delle missioni dell’Ateneo Cagliaritano: l’inclusione. Ancora una volta l’obiettivo è portare i progetti all’esterno delle mura universitarie con il fine della sensibilizzazione per la condivisione con i cittadini di false idee e credenze rispetto al tema dell’immigrazione. È lo stato dell’arte dei due progetti universitari - diversi ma comuni nel loro intento -, presentati stamani alla stampa dal Rettore Maria Del Zompo e dai due docenti - Raffaele Cattedra e Tatiana Cossu - che hanno coordinato rispettivamente i due gruppi di studiosi dell’Ateneo per la realizzazione dei due progetti, che sono l'oggetto dei rispettivi convegni internazionali: “Cosmomed” e “In Out”. A Cagliari per diverse giornate, tra il Lazzaretto e le aule universitarie, si parlerà di migranti e carcere nella condivisioni di momenti e realtà non così lontane verso l’applicazione di metodo scientifico nella chiave della libertà. “Condividere vuol dire conoscere step primario e fondamentale prima di maturare un’idea”, ha detto in apertura il Rettore Maria Del Zompo e ha spiegato “sviluppiamo un’idea che va al di là dell’universitario e si estende alla cittadinanza. Seminari e laboratori si susseguiranno per diverse giornate al fine di condividere con i cittadini i temi di ricerca per ragionare insieme sugli aspetti problematici della migrazione e del carcere”.

“I due progetti si intrecciano con lo stesso tema che verrà affrontato in maniera diversa e in diverse location. Sarà un evento locale, internazionale e di ricerca che ha una peculiarità: approfondire in maniera importante un argomento compreso nel piano strategico dell’Ateneo con l’inclusione e l’integrazione”, ha sottolineato il Rettore, Maria Del Zompo, specificando il ruolo dell’Università di Cagliari nel panorama internazionale: “I convegni sono in linea con i 17 obiettivi Onu approvati per tutti gli Stati, che si impegnano entro il 2030 a raggiungere obiettivi specifici. In questi giorni verranno trattati due di questi temi dai nostri docenti, dottorati e dai nostri concittadini nelle giornate dei laboratori”.

I due progetti protagonisti dei convegni internazionali mettono insieme metodo scientifico e conoscenza rivolta a tutti. “E’ un progetto universitario che coinvolge una quindicina di ricercatori, geografi, storici, antropologi e archivisti” - ha detto il Professore Raffaele Cattedra sul progetto Cosmomed e specificando il tema ha aggiunto: "Le tematiche del cosmopolitismo sono molto interessanti, coinvolgeranno gli studenti e la cittadinanza e fonderanno la società con l’arte. Sarà l’inizio di una sperimentazione". Il progetto coinvolge l’Università, in particolare le scienze umane, con una mostra multimediale destinata ad un largo pubblico compresi i bambini, che raccontano la loro vita quotidiana, le loro storie di migrazione, da Fes in Marocco fino a San Nicolò d’Arcidano. Il convegno Cosmomed si apre giovedì nell’aula Magna del Rettorato e dal 18 si susseguiranno 15 giorni di laboratorio permanente aperto a tutti al Lazzaretto di Cagliari tra studenti, studiosi e docenti, per ‘fare la ricerca’ con tutti", specifica il docente. Diverso ma stesso spirito per In/Out: “Il progetto affronta la tematica dei luoghi dove vi è la riduzione della libertà degli esseri umani: le carceri come luoghi di emarginazione dove non vogliamo volgere lo sguardo. L'idea è quella di costruire  un dialogo e dei percorsi, non solo di prigionia, ma anche di libertà”, ha specificato, Tatiana Cossu, direttrice della rivista di studi interculturali Medea e coordinattrice del progetto In/Out. Il convegno si svolgerà in tre giorni, dal 21 al 23 ottobre, tra l'Università nella sede degli Studi Umanistici e il Lazzaretto.

@Margherita Pusceddu