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19 Gennaio 2021

Oggi Paolo Borsellino avrebbe compiuto 81 anni

Ricordiamo Paolo Borsellino, una delle personalità più importanti e prestigiose nella lotta alla mafia in Italia e a livello internazionale

 

Paolo Borsellino nasce a Palermo il 19 gennaio 1940.  Secondogenito di Diego Borsellino e Maria Pia Lepanto, ha una sorella maggiore, Adele, ed un fratello e una sorella minore, Salvatore e Rita, ultimogenita.

La famiglia abita nel quartiere popolare della Kalsa, proprio dove Borsellino, durante qualche partita di calcio, conosce Giovanni Falcone, con il quale avrebbe stretto un’amicizia che sarebbe durata sino alla morte.

Dopo le scuole medie e superiori, Paolo si iscrive al liceo classico e poi all’Università degli Studi di Palermo, facoltà di Giurisprudenza. All’ età di 22 anni si laurea con votazione 110 e lode su "Il fine dell’azione delittuosa", proprio pochi giorni prima della morte del padre che, gravemente malato, lo lasciò all’età di 52 anni.

Decide quindi di portare avanti l’attività di famiglia, una farmacia, dandola in gestione per un affitto molto basso fino all’arrivo della laurea in farmacia della sorella Rita.

Ciò costrinse i Borsellino a una vita di rinunce e sacrifici,  tanto che lo stesso Paolo verrà esonerato dal servizio militare in quanto "unico sostentamento economico" del nucleo familiare.

Nel 1968 si sposa con Agnese Piraino Leto, dalla quale avrà tre figli: Luca, Manfredi e Fiammetta.

 

 

Cinque anni prima, nel 1963, arriva l’ingresso in magistratura: classificatosi venticinquesimo su 171 posti messi a bando, Borsellino diventa il più giovane magistrato d'Italia.

Dopo un tirocinio di due anni come uditore Giudiziario viene assegnato al Tribunale di Enna. Viene poi trasferito, nel 1975, presso l'Ufficio Istruzione del Tribunale di Palermo dove si sarebbe presto imbattuto nelle vicende mafiose del territorio palermitano.

Infatti, Rocco Chinnici, capo dell’Ufficio di istruzione istituì presso l'Ufficio un "pool antimafia", ovvero un gruppo di magistrati che si sarebbero occupati esclusivamente dei reati di stampo mafioso.

Lavorare in gruppo avrebbe permesso loro di avere una visione più chiara e completa del fenomeno mafioso e, di conseguenza, la possibilità di combatterlo più efficacemente. Borsellino, insieme a Giovanni Falcone, Giuseppe di Lello e Leonardo Guarnotta, furono chiamati a farne parte.

 

 

Saranno proprio le sue indagini a farlo finire nel mirino di Cosa Nostra. L’organizzazione mafiosa, in particolare dopo il maxiprocesso di Palermo, conclusosi il 16 dicembre 1987 con 342 condanne e19 ergastoli, lo uccise infatti in un attentato insieme alla sua scorta il 19 luglio 1992 in via D’Amelio, sotto casa dei genitori. La stessa sorte che pochi mesi prima, toccò al caro amico Giovanni Falcone, che perse la vita nella Strage di Capaci il 23 Maggio 1992

 

 

foto @ilriformist