È iniziata il 30 giugno e continuerà fino al 30 settembre la raccolta firme per convocare il Referendum per l’Eutanasia Legale. L’obbiettivo è 500mila firme in tutta Italia e non sono permesse le firme online, ma dovranno essere raccolte davanti ad un autenticatore. Infatti in questi mesi si sono moltiplicati i banchetti in tutte le piazze e gli eventi d’Italia cha hanno voluto ospitare questa battaglia, si può firmare anche negli studi legali e notarili e negli uffici comunali. L’associazione Luca Coscioni promotrice del referendum ha spiegato le ragioni di questa battaglia: “Molte persone gravemente malate oggi non sono libere di scegliere fino a che punto vivere la loro condizione. Non hanno diritto all’aiuto medico alla morte volontaria, al suicidio assistito o ad accedere all’eutanasia come è invece possibile in Svizzera, Belgio, Olanda, Spagna, Canada, molti Stati degli Stati Uniti e sempre più Paesi nel mondo. Perché nonostante una proposta di legge di iniziativa popolare depositata nel 2013 e due richiami della Corte costituzionale, il Parlamento in tutti questi anni non è mai riuscito a discutere di eutanasia legale”.
Accanto alle tante famiglie e alla società civile anche il mondo dello spettacolo e della cultura sono impegnati in questa campagna che al pari di quella sul divorzio e sull’aborto segnerà la storia civile e legislativa italiana. Vasco Rossi che della parola “liberi” ne ha fatto un inno ha firmato per il referendum così come i Ferragnez che hanno deciso di sostenere il Referendum per l’Eutanasia Legale.
Il cantante e l’influencer hanno firmato in due dei banchetti presenti a Milano, rispettivamente in quello di Largo Biagi e in quello in Moscova, lanciando un appello a tutti i loro followers a seguire il loro esempio. Se l’eutanasia diventasse legale in Italia “persone con malattie irreversibili con sofferenze insopportabili non dovranno più fare viaggi della speranza all’estero lontano dai propri familiari ma potranno scegliere cosa fare a casa, vicino ai propri cari. Un grandissimo passo avanti per il nostro Paese”, ha detto Fedez condividendo il link per trovare tutti i punti, comuni, banchetti e studi di avvocati, in cui è possibile firmare. “Andate a firmare anche voi”, ha invece scritto Chiara Ferragni nella foto che la ritrae al banchetto.
Tra i primi a sostenere l’eutanasia legale già nel 2019 artisti, giornalisti e protagonisti del mondo culturale nazionale come Luca Barbarossa, Roy Paci, Nina Zilli, Pau e Mac dei Negrita, il dj Claudio Coccoluto, Kento + dj Fuzzten, Andrea Delogu, Giulio Golia, Giulia Innocenzi, Selvaggia Lucarelli, Francesco Montanari, Il Muro del Canto, Stella Pende, dj Marc Robijn, Emanuele Vezzoli, Enrico Zambianchi.
Ad oggi si sono aggiunti diversi personaggi del mondo della cultura, dello spettacolo e dell’informazione che hanno deciso di aderire all’iniziativa, ricorda l’associazione Luca Coscioni. Tra gli altri, si legge, Selvaggia Lucarelli, Maurizio Costanzo, Giuseppe Cruciani, Giobbe Covatta, Pupo, Luca Bizzarri e oltre 50 i Sindaci tra cui Chiara Appendino (Torino), Virginio Merola (Bologna), Luigi De Magistris (Napoli), Federico Pizzarotti, (Parma).