Doveva essere il primo di quattro fondamentali scontri salvezza lontano da casa ma è stata una disfatta. Il Cagliari ha perso 2-0 al Picco contro lo Spezia, meritatamente. Non è bastato Cragno, che ha parato un rigore a Verde nel primo tempo, a tenere a galla i rossoblù, che sono affondati nella ripresa sotto i colpi di Erlic e Manaj.
Primo tempo combattuto, con le due squadre attente soprattutto a chiudere gli spazi. Risultato: nella prima mezzora di gioco pochissime occasioni degne di nota, se non un corner insidioso di Verde, sul quale Cragno si è fatto trovare attento. Dopo quel momento, però, la gara è sembrata aprirsi, anche perché il signor Orsato poco dopo ha decretato un rigore allo Spezia per fallo di Dalbert su Erlic. Per fortuna dei rossoblù, Cragno ha intuito l'angolo del tiro di Verde, tenendo il risultato sullo 0-0. Lo stesso Cragno, poco dopo, è risultato provvidenziale sul mancino dal limite di Agudelo. E il Cagliari? Si è visto solo nel finale, con una conclusione da fuori di Grassi, terminata di poco a lato.
Troppo poco per una squadra che si vuole salvare. E infatti nella ripresa i rossoblù non si svegliano dal loro pericoloso torpore, finendo per capitolare. Al 55', sugli sviluppi di un corner battuto da Verde, Erlic da mezzo metro si è trovato una facile palla del vantaggio. Mazzarri a quel punto le ha provate tutte: dentro Pereiro, Marin e Keita, con passaggio al 4-2-3-1, ma sono stati ancora i liguri a trovare la via del gol. Stavolta, grazie al neo entrato Manaj, bravo a saltare di netto Goldaniga e a incrociare in maniera imparabile per Cragno.
Prestazione da dimenticare per i rossoblù, che hanno sbagliato l'atteggiamento iniziale, sperando forse di incanalare la gara sullo 0-0, e poi non hanno mai trovato le forze per rientrare in partita. Diversi i problemi emersi oggi, a cominciare dal rendimento in costante calo del capitano Joao Pedro. Mazzarri dovrà riflettere parecchio su questo grave passo falso nella corsa salvezza, anche perché sabato alla Unipol Domus arriverà la capolista Milan. E là sotto, abbiamo visto, nessuno fa sconti.
@Francesco Cucinotta