A commuovere l'Italia è il monologo di Pegah Moshir Pour affiancata da Drusilla Foer.
La ragazza, laureata in ingegneria è una consulente e attivista dei diritti umani e digitali per l'Iran, sua patria di origine. "Italiana di origine iraniane, nata tra i Racconti del libro dei Re, cresciuta tra i versi della Divina Commedia", così comincia il suo monologo, "In Iran per come sono vestita e truccata sarei stata arrestata".
Pegah vuole dare voce ad una generazione cresciuta sotto un regime di terrore e di repressione, da quando Mahsa Amini il 16 settembre 2022 viene uccisa dalla polizia morale, solamente per essere sospettata di non portare correttamente il velo.
Il popolo iraniano sta sacrificando con il sangue il diritto di poter vivere nel proprio "paradiso".
"Io vi ringrazio a nome di tutti i ragazzi iraniani del mondo, perchè ricordate che la musica è un diritto". Ed è proprio attraverso le parole di Shervin Hajipour cantantutore che tramite i tweet dei ragazzi che raccontavano delle loro libertà negate ha scritto la canzone "Baraye" che in italiano significa "Per", Pegah e Drusilla Foer che torna sul palco di Sanremo per l' occasione spiegano a noi italiani le crudeltà del regime iraniano.
Hajipour per aver scritto ciò, è stato arrestato e il suo account silenziato.
Donna, vita e libertà concludono Pegah e Drusilla, lo slogan contro questa oppressione, contro il regime di terrore. "Per la Libertà".
@Redazione Sintony News