Sì del Consiglio dei ministri al disegno di legge delega per la semplificazione dei procedimenti amministrativi con alcune misure in materia farmaceutica e sanitaria, a favore in particolare dei malati cronici e dei disabili, con una forte spinta verso le ricette dematerializzate. «Abbiamo ritenuto che fosse giusto porre fine alla sperimentazione e alle proroghe per semplificare il lavoro dei medici di famiglia e la vita dei cittadini che non dovranno recarsi negli studi medici ma potranno ricevere la ricetta tramite mail o altri canali sul proprio cellulare», è stato il commento del ministro della Salute Orazio Schillaci.
Per quello che riguarda le ricette elettroniche dei farmaci il medico potrà ora formularle anche nel caso di terapie non rimborsate dal Servizio sanitario nazionale (le ricette bianche). Il testo va incontro ad una delle più forti richieste che arrivano dalle associazioni di pazienti cronici, con la possibilità per il medico, di indicare in un’unica ricetta la posologia e le confezioni dispensabili al massimo per dodici mesi, evitando così ai pazienti la necessità di chiedere ogni volta il rinnovo di una prescrizione che comunque può essere sempre sospesa dal medico curante. Per i pazienti cronici, la ricetta dematerializzata sarà valida per un anno e permetterà di fare scorta di farmaci per 30 giorni di terapia, sempre in base alle indicazioni del medico.
Redazione sintony.it