"Il mese di giugno è stato il più caldo a livello globale, con poco più di 0,5 gradi al di sopra della media 1991-2020, superando giugno 2019 - il record precedente - di un margine sostanziale". E' quanto si legge nell'ultimo aggiornamento dell'osservatorio europeo Copernicus. Secondo i dati, il ghiaccio marino antartico ha raggiunto la sua estensione più bassa per giugno dall'inizio delle osservazioni satellitari, al 17% al di sotto della media. L'estensione del ghiaccio marino artico era leggermente al di sotto della media ma ben al di sopra dei valori di giugno degli ultimi otto anni.

Il 3 luglio poi, la temperatura media del pianeta ha fatto registrare il suo record da quando questa metrica viene registrata: 17,01°C, battendo il record dell'agosto 2016 di 16,92° C. Il dato è stato annunciato dal U.S. National Centers for Environmental Prediction nel giorno in cui la World Meteorological Organization delle Nazioni Unite ha ufficialmente proclamato l'arrivo del El Niño nell'Oceano Pacifico tropicale, fenomeno che storicamente porta ad un ulteriore incremento delle temperature e al verificarsi di eventi meteorologi estremi in diverse parti del pianeta.

Ma è il mese di Giugno che tiene banco ed è stato segnato dal verificarsi di ondate di calore estreme in diverse regioni del globo. Attualmente gli Stati Uniti, India e Cina sono piagate da pericolose ondate di calore. Pechino ha visto temperature record per il mese di giugno registrando per la prima volta in questo periodo 41 gradi. In India ci sono stati quasi 100 morti a causa delle elevate temperature, divenute insostenibili per i lavori nei campi agricoli in diverse regioni del paese. Temperature record sono state registrate in questi giorni anche nelle basi in Antartide.

Nel Regno Unito è stato registrato il giugno più caldo di sempre, dopo che lo scorso anno aveva visto il termometro toccare per la prima volta i 40 gradi. Le temperature da record hanno provocato una moria di pesci nei fiumi e si teme per il prolungarsi della siccità iniziata la scorsa estate e che ha provocato danni consistenti al comparto agricolo britannico.

Nelle scorse settimane sono state osservate delle importanti irregolarità nelle correnti a getto d'alta quota, che potrebbero essere una concausa delle bolle di calore che attualmente stanno opprimendo gli Stati Uniti e una delle prime manifestazioni del nuovo ciclo del El Niño.

Redazione sintony.it