Tra tutte le città d'Italia, Cagliari è tra le più litigiose: i dati dimostrano che 1 residente su 3 (33%) discute con il proprio vicino di casa. Risultati che pervengono da una ricerca di Changes Unipol, elaborata da Ipsos, sulla vita condominiale degli italiani.
Secondo quanto riportato dalla statistica, nel capoluogo sardo le relazioni degli abitanti con i propri vicini di casa sono abbastanza frequenti per il 43% degli intervistati: il 30% mette in chiaro di avere rapporti con il vicinato circa una volta a settimana, ma soltanto il 13% indica di farlo più volte al giorno. Quasi 2 intervistati su 10 (17%), dichiara di non avere a che fare con i propri vicini.
Le relazioni di vicinato sono definite come rapporti di circostanza, ossia prive di confidenza, ma ci si aiuta in caso di necessità (nel 57% dei casi). Tuttavia, non è sempre tutto rose e fiori: infatti 1 cagliaritano su 3 ha avuto almeno una lite o un’accesa discussione con i vicini e, nel 17% dei casi, i litigi sono avvenuti con una certa frequenza. Il risultato porta Cagliari ad essere la seconda città per litigiosità condominiale, dietro solo a Napoli e Roma.
I motivi, nel 30% dei casi, sono da ricondurre a rumori molesti o che avvengono in orari inadeguati, insieme ai comportamenti poco gradevoli da parte dei vicini, seguiti dalle decisioni in materia di interventi/spese del condominio/casa (19%) e la gestione degli animali domestici (19%). Di grande rilevanza, inoltre, per gli abitanti di Cagliari il rispetto della raccolta differenziata (18%) che si distingue di netto dalla media italiana, il quale vede come motivazione principale di litigio solo nel 10% dei casi.
In contrasto con la media italiana, che ricopre la percentuale del 26% di condòmini soddisfatti del proprio amministratore di condominio, Cagliari si caratterizza invece per valutazioni più positive, visto che il 38% degli intervistati apprezza il lavoro dell’amministratore con un voto pari almeno a 8 su 10. In conclusione, la maggior parte dei condomini, sostengono di partecipare attivamente alle assemblee condominiali.
Alessandro Paolo Porrà