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25 Agosto 2023

Ecco il vademecum ABI per difendersi da crimini informatici e truffe

L’Associazione bancaria italiana (ABI) ha fornito alcuni consigli per evitare crimini informatici e truffe

ABI, l’Associazione bancaria italiana ha creato un vademecum per contrastare i crimini informatici e le truffe, quindi per accrescere la sicurezza degli utenti. Il vademecum è stato predisposto con la collaborazione delle associazioni dei consumatori che lavorano con Abi al Progetto trasparenza demplice, della Polizia di Stato, di CERTFin, OSSIF e di ABILab. 

Ecco i consigli riportati nel vademecum utili per effettuare operazioni online più protette e sicure: 

  • usare password diverse e sufficientemente lunghe, con caratteri alfanumerici e caratteri speciali; 
  • accedere a Internet tramite i propri dispositivi evitando reti pubbliche e/o aperte; 
  • installare un antivirus e mantenerlo costantemente aggiornato;
  • limitare la diffusione delle proprie informazioni personali online;
  • Verificare l’attendibilità del mittente prima di aprire eventuali link e allegati; 
  • in caso di telefonate “sospette”, verificare online il numero di telefono o confrontarlo con i contatti ufficiali della propria banca. In ogni caso, non fidarsi se vengono chiesti dati bancari o altri dati riservati; 
  • se si pensa di essere rimasti vittima di una truffa o di aver condiviso i propri dati bancari o delle carte di pagamento, contattare immediatamente la propria banca. 

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Inoltre, l’ABI fornisce alcuni suggerimenti per andare in banca in piena sicurezza, effettuare pagamenti con carte e prelevare contanti allo sportello automatico (Atm) senza correre rischi:

  • controllare periodicamente i movimenti sul proprio conto corrente e conservare con cura i codici di accesso ai servizi bancari da remoto e il codice di sicurezza (Pin) delle proprie carte di pagamento, strettamente personale;
  • prediligere – ove possibile – servizi digitali che permettono di effettuare operazioni senza recarsi in filiale, quali l'accredito della pensione sul conto corrente e la domiciliazione delle utenze; 
  • non essere “abitudinari”, occorre evitare ad esempio di andare in filiale sempre al medesimo giorno e ora o facendo sempre lo stesso percorso; 
  • non lasciarsi avvicinare da sconosciuti; 
  • non lasciare mai incustoditi o in vista denaro, borse o oggetti di valore.

In questa ipotesi, spiega l’Abi, occorre prelevare solo il denaro necessario e riporlo subito al sicuro. È opportuno assicurarsi di non essere visti durante la digitazione del codice segreto della carta (Pin) e di non avere estranei troppo vicini. Si consiglia inoltre di contattare la banca o rivolgersi al servizio clienti della propria carta se si sospetta di essere stati “spiati”. Tra le altre indicazioni, quella di verificare che l'apparecchio non presenti anomalie o irregolarità. Infine, occorre custodire sempre le credenziali delle carte in un luogo sicuro, mai nel portafoglio o nella memoria del cellulare. 

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Infine, il vademecum si sofferma sulle truffe telefoniche. Non va presa assolutamente in considerazione la richiesta telefonica di effettuare bonifici per pagare servizi o utenze, o in considerazione di richieste di denaro anche in relazione a parenti stretti cui il frodatore potrebbe alludere. Non va fornito alcun tipo di informazione finanziaria a operatori telefonici, nessuna banca o altro soggetto di natura finanziaria può chiedere telefonicamente le credenziali di accesso al conto corrente online o le coordinate bancarie. In caso di dubbi, è opportuno contattare la banca e chiedere ragguagli. 

 

E se si è subita una truffa, cosa occorre fare? Sporgere querela verso ignoti alle autorità competenti, disconoscendo esplicitamente le operazioni finanziarie che sono state illegittimamente attribuite. In caso di frodi su carte di pagamento, bloccare immediatamente la propria carta chiamando il servizio clienti della propria banca o emittente. Va poi inviata una raccomandata alla propria banca evidenziando i fatti e allegando sempre copia della denuncia e di un documento di identità. 

 

Marta Rachele Pusceddu