Dopo il buon pareggio di Torino arriva il primo passo falso per i rossoblù nella massima serie. All'Unipol Domus l'Inter ha vita facile contro un Cagliari un po' troppo arrendevole. I nerazzurri chiudono la prima frazione sopra di due gol, grazie ai centri di Dumfries e del capitano Lautaro Martinez. E tanto basta alla truppa di Inzaghi per tornare a Milano con i tre punti.
Nuovo giro, nuova corsa. Mister Ranieri cambia il Cagliari per l'esordio da tutto esaurito all'Unipol Domus: dal 3-4-3 di Torino al 4-3-3, con Jankto in mediana assieme a Sulemana e Makoumbou e con Nandez e Oristanio a supportare Pavoletti davanti. Sin dalle prime battute è evidente la differenza tecnica fra le due squadre: l'Inter tiene il possesso palla e con numerosi fraseggi nello stretto cerca di rendersi pericolosa; il Cagliari prova a costruire ma fa una fatica incredibile, anche perché Oristanio non trova mai la giocata e Pavoletti è troppo solo e ben marcato da de Vrij.
Basta un quarto d'ora ai nerazzurri per sfiorare il vantaggio, ma il palo salva Radunovic sul sinistro di prima intenzione di Lautaro Martinez. Passano appena sei minuti e stavolta non c'è legno che tenga: Thuram imbuca per Dumfries, che trova di destro il diagonale giusto per battere Radunovic. Da quel momento gli ospiti vanno sul velluto e alla mezz'ora arriva, puntuale, il timbro del Toro che, servito da Dimarco, ha il tempo di controllare, eludere il ritorno di Dossena e Sulemana e battere il portiere serbo sul primo palo. In tutto ciò i sardi si vedono poco e niente, se non con un paio di incornate fuori misura di Pavoletti, fuori per infortunio al 35', e con una chance di Nandez, che non riesce a concludere nello specchio.
La sfida è segnata, anche se dopo l'intervallo si vede un Cagliari leggermente più in partita, complice anche l'atteggiamento meno arrembante dei nerazzurri. A fare la differenza, in positivo, stavolta è Zito Luvumbo, che con una serie di strappi mette apprensione alla retroguardia lombarda. In un contatto in area col neo-entrato Cuadrado, tra l'altro, l'angolano chiede un rigore, che probabilmente poteva starci. Ma il cronometro è amico degli uomini di Inzaghi, che al triplice fischio di Fabbri portano a casa la seconda vittoria per 2-0 in altrettante gare di campionato.
Nessun dramma per una sconfitta che alla vigilia era ampiamente preventivabile. Quello che non va bene è l'atteggiamento rinunciatario della squadra, che specialmente nel primo tempo è rimasta a guardare il palleggio dell'Inter. Occorre ripartire dalla voglia e dalla grinta di Luvumbo, già da sabato prossimo quando gli uomini di Ranieri saranno di scena al Dall'Ara contro il Bologna.
@Francesco Cucinotta