Nuovi guai in vista per Nick Carter. Il cantante dei Backstreet Boys è stato accusato da una donna di violenza sessuale, e non è la prima, ma bensì la terza. 

Le molestie sarebbero avvenute quando la donna aveva 15 anni e lui 23, su uno yacht e nel retro di un tour bus nel 2003.

Secondo l’accusa Carter avrebbe dato all’allora adolescente alcol e droga e continuato ad aggredirla “nonostante i suoi ripetuti rifiuti e le sue richieste di smettere”. Ma non solo. La star avrebbe anche trasmesso malattie sessualmente trasmissibili e quindi l’accusa è anche di aver scatenato “grave disagio emotivo, angoscia e altri traumi complessi”.

La donna ha anche raccontato di essere stata invitata anche dalla sorella di Carter che l’avrebbe incoraggiata a incontrare la popstar (lo riferisce a Billboard) sul suo autobus dove lui l’avrebbe nuovamente costretta a un rapporto orale. Un mese dopo invece Carter avrebbe chiesto a tre uomini di guardarla fare sesso con lui.

Così la presunta vittima e sua madre si sono rivolte alla polizia nella zona della Pennsylvania dove viveva.

Ma non si tratta della prima accusa nei confronti di Carter. L’anno scorso, una donna di nome Shannon “Shay” Ruth ha affermato in una causa legale che Carter l’avrebbe violentata quando aveva 17 anni. In quel caso, attraverso una controquerela, Carter ha detto che era stata “manipolata per fare false accuse”. 

Così lui ha chiesto anche un risarcimento di 2,35 milioni di dollari per apparizioni cancellate, come uno speciale festivo dei Backstreet Boys che la ABC cancellò in seguito alle accuse. Ruth successivamente affermò che Carter avrebbe tentato di “molestarla” e “metterla a tacere”. Lo scorso marzo un giudice ha autorizzato la controquerela di Carter.

Appena cinque mesi fa, Melissa Schuman (già membro della girlband Dream), ha intentato una causa per stupro, sostenendo che lui l’avesse violentata quando aveva 18 anni, nel 2003. 

Carter ha negato le accuse. Sia Schuman che Ruth hanno tentato di fermare le sue domande riconvenzionali ai sensi delle leggi statali anti-SLAPP, ma un giudice ha respinto le loro richieste.

Redazione Sintony News