E’ arrivato a sorpresa, nella sua carrozzina, infermo, anche Papa Francesco. Prima, in mattinata hanno reso omaggio a Giorgio Napolitano, nella camera ardente, allestita nella sala Caduti di Nassiriya il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il premier Giorgia Meloni. Le esequie di Stato si terranno il domani, 26 settembre alle 11.30, nell'aula della Camera dei Deputati a Palazzo Montecitorio. La camera ardente ha chiuso ieri intorno alle 19 e riaprirà oggi dalle 10 alle 16.
La moglie Clio stava per lasciare la camera ardente, e i figli Giovanni e Giulio spingevano la sua sedia a rotelle per accompagnarla. Ma all’improvviso tutto si è fermato. E l’ingresso di Palazzo Madama si è illuminato di una luce candida: Papa Francesco.
Il Santo Padre ieri è andato a rendere omaggio al feretro del Presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano. Era da poco passata l’una quando è arrivato con la sua cinquecento bianca prendendo tutti in contropiede. Era la prima volta in assoluto che un Papa varcava la soglia del Senato e il presidente Ignazio La Russa era visibilmente emozionato: «È un onore». Nella camera ardente Francesco ha salutato Clio Napolitano e ha rispettato il desiderio laico del presidente: è uscito dalla sala senza aver benedetto il feretro. E prima di tornare in Vaticano ha lasciato un messaggio sul registro degli ospiti: «Un ricordo e un gesto di gratitudine a un grande uomo servitore della patria».
È stata una giornata di veglia sobria, tantissime le persone in fila dal mattino presto. Tanti i politici venuti a rendere omaggio al primo presidente della Repubblica eletto due volte. Il feretro è arrivato in Senato alle nove. Alle dieci il capo dello Stato Sergio Mattarella, accompagnato dalla figlia Laura, ha aperto la camera ardente che per un’ora è stata dedicata soltanto alle visite istituzionali.
Giorgia Meloni è arrivata mezz’ora dopo. Subito prima si era presentato un terzetto inedito: Mario Monti, Pier Ferdinando Casini, Gianfranco Fini. La presidente del Consiglio è rimasta a parlare con Giulio, il secondogenito di Napolitano, e si è poi chinata a salutare la moglie Clio, impietrita dal dolore. Il feretro avvolto nel tricolore, ai piedi la gran croce posata su un cuscino di velluto, i corazzieri immobili, come i commessi davanti alla bara. Non sono stati in pochi a commuoversi nella sala Nassirya, uomini comuni o politici navigati. Anche i massimi esponenti della comunità ebraica, Riccardo Di Segni e Victor Fadlun, hanno voluto dare l’ultimo saluto al senatore a vita.
Dopo Giorgia Meloni, è cominciata poi la sfilata istituzionale, a cominciare dal presidente della Camera Lorenzo Fontana, unico leghista presente ieri. E poi altri ex-premier, dopo Mario Monti: Giuliano Amato, Paolo Gentiloni e Mario Draghi che ha stretto le mani senza fermarsi a parlare con nessuno. E anche Giuseppe Conte che è arrivato quasi in contemporanea con Elly Schlein. La segretaria del Pd è entrata nella camera ardente con una nutrita delegazione di parlamentari, in testa il presidente dei senatori Francesco Boccia.
Maurizio Gasparri, vice presidente azzurro del Senato, è rimasto a lungo fuori dalla camera ardente e insieme con lui pure il suo compagno di partito vicepresidente della Camera Giorgio Mulè. Difficile nominare tutti i politici presenti. C’era Laura Boldrini, ex presidente della Camera, e con lei Walter Veltroni. Vittorio Sgarbi, sottosegretario alla Cultura, che è stato il primo membro del governo a rendere omaggio al presidente Napolitano.
Nel pomeriggio è arrivato il ministro Francesco Lollobrigida. E nella camera ardente si è incontrato con l’ex segretario Pd Enrico Letta. Anche Gianni Letta è venuto alla camera ardente lui che domani al funerale laico nell’aula di Montecitorio sarà uno degli oratori insieme, tra gli altri, al cardinal Gianfranco Ravasi, al figlio Giulio, al nipote Simone.
Il presidente dei senatori di FdI Lucio Malan ha preceduto Fabio Rampelli. Stefania Prestigiacomo, per due volte ministro nei governi Berlusconi, è arrivata solitaria e defilata. Quando si è visto Bobo Craxi mancava poco alla chiusura della camera ardente, che oggi riaprirà dalle dieci fino alle quattro del pomeriggio.
Redazione sintony.it