Il tasso di occupazione della Sardegna continua a stagnare tra i più bassi d'Europa. I risultati giungono dall'ultimo rapporto Eurostat, relativo al 2022.
Il report espone come tutte le regioni del centro Italia abbiano tassi d’occupazione sotto i minimi Ue (ovvero inferiori al 63,3%), con la Sardegna che rimane al 58,6%, davanti alla Puglia (53,4%) e alla Basilicata (57,3%), ma dietro Molise (58,8%) e Abruzzo 62,8%. Tuttavia, i dati più critici a livello nazionale sono quelli di Sicilia, Calabria e Campania, dove nel 2022 risultava occupata meno della metà della popolazione. Nel dettaglio: in Sicilia il 46,2%, in Calabria il 47% e in Campania il 47,3%.
Per quanto concerne la Sardegna, si nota una lieve crescita dell’1,6% rispetto alla precedente rilevazione: nel 2021 il tasso d’occupazione nell’Isola era pari al 57%.
Eurostat mette in evidenza il fatto che nel 2022 il tasso di occupazione medio dell’Ue abbia raggiunto il suo massimo storico (74,6%).
A fare registrare i numeri migliori è il Nord Europa, con percentuali elevate soprattutto nell'arcipelago finlandese delle Aland (89,7%), nella regione olandese di Utrecht (85,1%) e nella regione svedese della capitale Stoccolma (dove si supera l’85%).
Alessandro Paolo Porrà