Da Hollywood ci si può aspettare di tutto, ma da qualche anno, in concomitanza con l’esplosione del movimento Me Too, stanno emergendo fatti spiacevoli, anche molto gravi che coinvolgono diverse star e esponenti ai vertici o colleghi del mondo dello spettacolo.
Si parla di violenze e questa volta è l’attrice e ex modella Sharon Stone a parlare: la protagonista di Basic Instinct, intervistata al Let’s talk off Camera, lo show statunitense condotto da Kelly Ripa, ha rivelato di aver subito delle violenze durante i 40 anni di carriera. I fatti che racconta sarebbero avvenuti negli anni ’80, proprio all’inizio della sua carriera: durante un incontro con uno dei capi della Sony Pictures, la casa di produzione cinematografica e televisiva statunitense, che fa parte dell’azienda giapponese Sony, un dirigente l’avrebbe chiamata nel suo ufficio e lì sarebbe avvenuta la violenza. Racconta che il presidente l’avrebbe fatta accomodare nel divano, per poi interessarsi in modo particolare a lei, con classici complimenti e lusinghe mentre si avvicinava smepre di più. Poi l’uomo, che non viene nominato esplicitamente, avrebbe tirato fuori il suo membro davanti alla sua faccia e lei sarebbe rimasta pietrificata. Un gesto vergognoso e umiliante che l’avrebbe portata prima a ridere con imbarazzo poi sarebbe crollata in un pianto isterico e implacabile. L’uomo allora vista la situazione, sarebbe uscito dall’ufficio lasciandola lì da sola, finché una segretaria non le avrebbe indicato l’uscita. In precedenza, quando tra il 2017 e il 2018 cominciò a emergere il movimento Me Too, Stone non fece nessuna rivelazione. Ma oggi ha preso coraggio e ha deciso di raccontare anche questi aspetti molto spiacevoli della sua vita e carriera, alludendo al fatot che dopo anni nel settore ha visto praticamente di tutto.
Sono tantissime le star che pian piano sono venute allo scoperto e hanno denunciato i propri aggressori, che spesso avevano abusato di loro quando erano ancora giovanissimi. Ormai è risaputo che nell’industria dello spettacolo si nasconde una rete di abusi e coperture, specialmente da parte di persone ai vertici e questo rende ancora più difficile per le vittime denunciare: inevitabilmente la loro carriera ne risentirebbe, e correrebbero il rischio di umiliazione e senza nemmeno essere credute, tanto sono potenti questi individui, quindi gesti come quello di Stone e tanti altri non devono passare inosservati.
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