Un tempo per parte e Cagliari e Monza si spartiscono la posta in palio nel lunch match della 13/a giornata di Serie A. Rossoblù quasi perfetti nel primo tempo e in vantaggio grazie al secondo gol consecutivo di Dossena; Monza decisamente meglio nella ripresa, che trova il pari con Maric e sfiora il colpaccio in almeno altre due occasioni.
Mister Ranieri opta per un modulo "a specchio": difesa a tre con Hatzidiakos che si unisce a Goldaniga e Dossena, Zappa e Augello larghi sulle fasce, in mezzo al campo Prati e Makoumbou, sulla trequarti confermato Viola alle spalle della coppia composta da Luvumbo e Petagna. Nei brianzoli, Palladino sceglie Dany Mota per completare la batteria offensiva con Colpani e Colombo.
Il Monza parte forte e al 3' con un colpo di testa perentorio di D'Ambrosio chiama Scuffet a un intervento per deviare sopra la traversa. Scampato il pericolo, sono proprio i rossoblù a fare la partita: al 10' Viola impegna Di Gregorio con un sinistro da fuori e sugli sviluppi dell'angolo arriva il vantaggio. Goldaniga salta più in alto di tutti, Di Gregorio para come può, ma sulla ribattuta arriva Dossena per il più facile dei tap-in. E proprio le situazioni da corner costituiscono il leitmotiv del primo tempo, con Viola che mette in mezzo una serie di palloni pericolosi che tengono in costante apprensione la retroguardia lombarda. Su uno di questi, in mischia, per poco Hatzidiakos non trova il raddoppio, ma ancora Di Gregorio si dimostra pronto a sventare la minaccia. Nel finale di frazione si rivede la squadra di Palladino, che impegna ancora un attento Scuffet con Birindelli, al termine di una serpentina.
Come nella prima frazione, anche la ripresa si apre con un brivido per i rossoblù: Colpani raggiunge il fondo sulla destra e trova Mota in area, ma la girata del brasiliano termina la sua corsa sulla traversa. Che sia un Monza diverso è evidente, perché i rossoblù nel primo quarto d'ora fanno fatica a uscire dalla propria metà campo, almeno fino all'occasione di Petagna, che gira di testa un bel traversone di Augello senza però trovare lo specchio. Un fuoco di paglia, perché all'ora esatta i brianzoli la pareggiano: corner di Kyriakopoulos, a centro area il neo entrato Maric svetta su Hatzidiakos e batte Scuffet.
Le prime carte di Ranieri rispondono al nome di Jankto e Oristanio, con la squadra che torna alla difesa a quattro. Pochi minuti dopo, dentro anche Lapadula e Pavoletti al posto di Luvumbo e Petagna. Forze fresche per dare il tutto per tutto nel finale, anche se a cinque minuti dal novantesimo è Gagliardini a sfiorare il colpo grosso, con una conclusione da fuori deviata in maniera provvidenziale ancora da Scuffet. I cambi tardivi di Ranieri producono soltanto un'occasione al 90': Azzi, anch'egli entrato poco prima per Augello, trova Lapadula in area, ma la girata del nazionale peruviano termina parecchio alta. Per fortuna del Cagliari, poi, in pieno recupero la traversa salva Scuffet su un cross di Ciurria. Sarebbe stata una punizione troppo grossa.
Alla fine vien fuori un pareggio che consente ai sardi di portarsi a quota 10 in classifica. Si poteva fare di più? Certamente, ma le due traverse dei brianzoli nella ripresa, oltre a un secondo tempo giocato sottotono da parte dei rossoblù, ci fanno propendere per il bicchiere mezzo pieno. Sabato prossimo trasferta all'Olimpico contro la Lazio di Maurizio Sarri.
@Francesco Cucinotta