Ha ospitato eventi mondani e personaggio del mondo del cinema, dello spot e dello spettacolo come George Clooney, Whitney Houston, Justin Bieber, Ronaldo, Naomi Campbell, Leonardo DiCaprio, Paris Hilton, Jean-Claude Van Damme, Jamie Foxx, Marilyn Manson. Il prossimo 31 dicembre, l’Old Fashion di Milano, dopo 70 anni di storia, chiude i battenti.
Il locale si trova all'interno dello storico Palazzo dell'Arte, firmato dall'architetto Giovanni Muzio, e si affacciava con un giardino sul Parco Sempione.
È stato, come detto, un luogo iconico della vita notturna milanese, ospitando eventi mondani e personaggi popolari del mondo del cinema, dello sport e dello spettacolo, era anche un punto di riferimento per milanesi di ogni età, anche giovanissimi, pronti a fare la coda all'ingresso pur di entrare. Ormai storica la serata del mercoledì dedicata agli studenti universitari provenienti da tutto il mondo, grazie al programma Erasmus, che ogni settimana si davano appuntamento.
Il Palazzo dell'Arte, che ospita oggi la discoteca, è stato edificato nel 1933. Fin da subito il progetto prevede un ristorante e una sala concerti, ma solo nel Dopoguerra il locale è diventato una discoteca.
Negli anni 50 si chiamava "El Trianon" ed era diventato un punto di riferimento per gli appassionati di rock'n'roll. Contemporaneamente nelle sale adiacenti andava in onda "Lascia o raddoppia", trasmissione condotta da Mike Bongiorno. Ma è sicuramente negli anni '60, quando è diventata "Piper" di Milano, che ha vissuto uno dei suoi momenti di gloria.
Era l'epoca del boom economico, dei movimenti studenteschi, del '68, del rock, dei Beatles e dei Rolling Stones. Diventato un club di riferimento per la musica dal vivo: si sono esibiti in concerto grandi artisti di casa nostra come Patty Pravo. E il 23 giugno del 1968 è arrivato anche Jimi Hendrix, in un live rimasto negli annali.
Successivamente, il locale ha vissuto una breve parentesi come "Wanted Saloon", in stile western, ma senza successo. Nel 1970 è ristrutturato diventando "Old Fashion", che deriva da "Old Fashioned", un cocktail a base di whiskey molto in voga all'epoca.
Negli anni 80 è uno dei ritrovi della Milano da bere. Mentre nel 1995, dopo oltre tre anni di ristrutturazione a cura dell'architetto Daniele Beretta, ritorna grande protagonista della vita notturna milanese con la formula di oggi: ristorante con due sale da ballo dedicate alla musica dance e giardino.
Nel 2006 nuovo restyling in stile minimalista moderno a cura dell'architetto Fabio Rotella. In questo stesso anno il locale ottiene il riconoscimento di "Negozio di rilevanza storica" dal Comune di Milano e dalla Regione Lombardia.
La notizia della chiusura dell'Old Fashion è stata data per certa nel 2019, quando la Triennale aveva comunicato che non avrebbe rinnovato il contratto d'affitto alla discoteca perchè al suo esterno si erano verificati alcuni fatti di violenza gravissimi.
Tra gli episodi si ricordano il tentato omicidio di Niccolò Bettarini, figlio di Simona Ventura, colpito con numerose coltellate nei giardinetti fuori la discoteca il primo luglio 2018. Dopo quell'episodio, l'allora questore Marcello Cardona "chiuse" il locale per 30 giorni: in seguito alla decisione del Tar, che sospese il provvedimento, Matteo Salvini, all'epoca ministro degli Interni, andò proprio al club, il 12 luglio, e si fece ritrarre accanto al titolare, Roberto Cominardi. Mentre a ottobre del 2019 una ragazza denuncia una violenza sessuale tra le macchine all'esterno della discoteca.
Da qui la decisione della Triennale di non rinnovare il contratto d'affitto.
La chiusura dell'Old Fashion è la fine di un'epoca per la vita notturna milanese. Il locale era un punto di riferimento per generazioni di milanesi e di turisti, e la sua scomparsa lascia un vuoto che sarà difficile colmare.
@Redazione Sintony News