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15 Dicembre 2023

Natale e Libri: tre consigli con i fiocchi

Ogni lettore, quando legge, legge se stesso. Un libro ha il potere di irrompere l'emozione che si schiude nel cuore.

"Un grammo di felicità al giorno" scritto da Siri Østli è un inno al potere della vita di sorprendere e alla possibilità di ricominciare. A volte ci vuole qualcuno che ci venga in soccorso, a volte bastano un messaggio, un abbraccio, la parola giusta al momento giusto. La forza è dentro ognuno di noi, dobbiamo solo trovarla. E’ un romanzo perfetto per le festività natalizie. Un racconto di rinascita, capace di far sorridere e riflettere, ma soprattutto di emozionare.

RECENSIONE: Un grammo di felicità al giorno (Siri Østli)

 

Il rosmarino non capisce l’inverno, un romanzo in cui si intrecciano storie ordinarie ed eccezionali, che ci toccano, ci interrogano, ci commuovono. In pochi come Matteo Bussola sanno raccontare, con tanta delicatezza e profondità, le contraddizioni dei rapporti umani. In pochi sanno cogliere con tale pudore il nostro desiderio e la nostra paura di essere felici. Una donna sola che in tarda età scopre l’amore. Una figlia che lotta per riuscire a perdonare sua madre. Una ragazza che invece non vuole figli, perché non sopporterebbe il loro dolore. Una vedova che scrive al marito. Una sedicenne che si innamora della sua amica del cuore. Un’anziana che confida alla badante un terribile segreto. Le eroine di questo libro non hanno nulla di eroico, sono persone comuni, potrebbero essere le nostre vicine di casa, le nostre colleghe, nostra sorella, nostra figlia, potremmo essere noi. Fragili e forti, docili e crudeli, inquiete e felici, amano e odiano quasi sempre con tutte sé stesse, perché considerano l’amore l’occasione decisiva. Cadono, come tutti, eppure resistono, come il rosmarino quando sfida il gelo dell’inverno che tenta di abbatterlo, e rinasce in primavera nonostante le cicatrici.

Chi scrive non muore mai: 'Il rosmarino non capisce l'inverno': Matteo  Bussola scrive di donne per le donne

«"Non si può dire che una cosa è impossibile finché non provi a farla. E se vedi che non ci riesci, allora tenta in un modo diverso", diceva. In questo senso, l’utopia diventa qualcosa che aspetta solo di essere costruito.» Così Simonetta Gola, curatrice del libro Diario di un sogno possibile e direttrice della comunicazione di Emergency, racconta Gino Strada e la sua filosofia di vita, che gli ha permesso di fare la differenza nei territori martoriati dalla guerra e da altre emergenze umanitarie. Le sue parole, i pensieri e il racconto in prima persona di quello che ha visto nel mondo arrivano in modo limpido e sconvolgente a tutti i ragazzi e le ragazze che cominciano a chiedersi il perché delle cose.

 

@MariazzurraLai