Il carismatico frontman dei Måneskin, Damiano David, ha recentemente toccato l'interessante argomento di un possibile progetto solista durante un'intervista al The Allison Hagendorf Show. La domanda sul tavolo riguardava, appunto, se avesse mai considerato la possibilità di intraprendere una carriera musicale al di fuori della band che lo ha portato alla fama mondiale.
La risposta di Damiano non è stata definitiva, ma sicuramente ha suscitato l'interesse dei fan. "Perché no? Penso che potrebbe essere una cosa molto salutare e molto distruttiva", ha ammesso il cantante, sottolineando al contempo l'importanza di rimanere in sintonia con la band. "L'unica cosa che conta è restare in accordo con la band, perché è ciò che mi ha dato tutto quello che ho".
Damiano ha poi approfondito la sua riflessione, mettendo in luce la complessità di intraprendere un cammino solista sottolineando il legame indissolubile che ha con i suoi compagni di band e il ruolo cruciale che hanno svolto nel suo sviluppo artistico: “se mai avrò la possibilità di lavorare a un progetto solista, dovrò tenere a mente che sarà possibile grazie a tutto quello che ho fatto con la band. Questa è la mia base. È da lì che vengo. È lì che mi sono sviluppato come artista. E soprattutto, sono tre persone che mi hanno sempre supportato e mi hanno sempre letteralmente sostenuto sul palco. E ho sempre avuto questo scudo della mia band, dei miei musicisti. Se faccio una ca**ata, mi salveranno. Se fanno una ca**ata, li salverò. Quindi questa è una dinamica che mi spaventa davvero, a pensarci, perché se un giorno dovessi avere un progetto solista, sarò solo; dipenderà tutto da me".
Damiano ha concluso sottolineando l'importanza di sfidare costantemente se stessi nell'arte. "Penso che per l'arte sia necessario provare sempre cose nuove: non bisogna mai, mai fermarsi nella propria zona di comfort. Quando qualcosa diventa troppo comodo, non è la sedia giusta. Devi sempre sfidare te stesso. Quindi stare da solo mi spaventa. Mettermi in quella situazione scomoda è l'unico modo in cui posso effettivamente crescere. E se cresco, anche la mia band può crescere. Se smetto di svilupparmi, la mia band smetterà di svilupparsi".
Marta Rachele Pusceddu