Nell'ambito dell' Università degli Studi di Milano-Bicocca, gli studenti hanno adottato un'originale strategia per affrontare lo stress universitario: il lavoro a maglia. In un contesto sempre più frenetico e competitivo, un gruppo nutrito di giovani ha dato vita a un laboratorio libero da competizione e pieno di buone vibrazioni.
La pratica del lavoro ai ferri come strumento terapeutico non è una novità, ed è supportata da numerosi studi scientifici che ne confermano l'efficacia come metodo antistress. Oltre a essere un modo per distogliere la mente dal dolore, lavorare a maglia o all'uncinetto è un'occasione per socializzare, coinvolgendo un vasto pubblico, non solo le generazioni più anziane.
Tale pratica non è estranea nemmeno agli atleti di fama mondiale, come il tuffatore britannico Tom Daley, il quale a Tokyo 2021 ha attirato l'attenzione più per il suo passatempo a maglia che per le sue gesta sportive.
L'abilità di concentrarsi, rilassarsi e allontanare l'ansia sono solo alcuni dei benefici di questa attività.
All'interno dell'ambiente accademico, con i suoi esami, la mole di studio e le pressioni legate alle tesi, l'ansia può diventare un compagno costante.
È proprio per affrontare queste sfide che alcuni studenti dell'Università degli Studi di Milano-Bicocca hanno ideato queste sessioni di lavoro a maglia, creando uno spazio di condivisione e relax. La partecipazione è aperta a tutti, senza necessità di avere esperienza nel settore.
Le sessioni si svolgono settimanalmente, precisamente il martedì dalle 17:00 alle 20:00, nel primo piano dell'U6 in aula U6-21.
Questo corso non solo offre la possibilità di imparare il lavoro a maglia, ma rappresenta anche un'occasione per sfuggire allo stress accademico e abbracciare un ambiente di sostegno e collaborazione.
@Redazione Sintony News