Nel giorno dell'omaggio all'immenso Gigi Riva il Cagliari perde per 2-1 contro il Torino e complica ulteriormente il suo cammino verso la salvezza. Di Zapata e Ricci i gol granata nel primo tempo, di Viola il bellissimo gol della speranza nella ripresa.
Ranieri stupisce tutti, schierando un 3-4-2-1 con Hatzidiakos nel terzetto difensivo assieme a Wieteska e Dossena e con Nandez e Jankto a supporto dell'unica punta Andrea Petagna. Panchina iniziale per Prati, oltre che per Pavoletti e Lapadula. Nel Toro, Juric si affida a Vlasic per ispirare la coppia d'attacco Sanabria-Zapata. L'avvio è piuttosto avaro di emozioni, l'unico brivido al minuto 11, quando il gioco si ferma per l'ennesimo e doveroso tributo a Gigi Riva. A spezzare l'equilibrio al 23' ci pensa l'ex di turno, Raoul Bellanova, che va via ad Azzi in velocità, supera Dossena e mette in mezzo un pallone tagliato sul quale si piomba Zapata per il vantaggio del Toro. Il Cagliari riesce anche a creare qualche pericolo dalle parti di Milinkovic-Savic (soprattutto con Jankto, poco cinico al momento di concludere), ma balla pericolosamente in difesa, con Wieteska e Hatzidiakos in serata no. Allora ci pensa Scuffet a tenere a galla i suoi (miracoloso sull'inzuccata di Sanabria, su Zapata e sul tentativo di autogol di Wieteska), ma non può nulla in pieno recupero su Ricci: il numero 28 granata va via a Wieteska, si accentra e trova un corridoio per fulminare Scuffet. Uno-due granata e Unipol Domus gelata.
Ranieri le tenta tutte: fuori Hatzidiakos e Jankto, dentro Viola e Pavoletti. La prima occasione però è per Zapata che sfiora il tris. Il Cagliari si vede con due colpi di testa di Zappa e Pavoletti, ma soprattutto con Petagna, che al 63' riceve da Nandez e scarica un destro in faccia a Milinkovic-Savic. Sempre il portiere serbo del Torino dice no poco dopo al colpo di testa ravvicinato di Dossena. Ranieri getta nella mischia anche Lapadula, la squadra rischia di subire ancora, ma al 77' trova un gol da paura: Viola riceve da fallo laterale, si accentra e disegna un sinistro a giro di precisione chirurgica. La Domus è una bolgia: Pavoletti si fa murare da Linetty sul più bello, poi spara fuori da buona posizione. L'arbitro concede cinque minuti di recupero, i rossoblù creano una situazione di pericolo con Dossena e Lapadula, ma Sazonov sventa e regala i tre punti ai suoi.
Un altro passo falso per il Cagliari, stavolta in casa, dove non si perdeva dallo scorso 8 ottobre (1-4 contro la Roma). Nulla da rimproverare alla squadra che, nonostante evidenti limiti, ci ha messo il cuore fino alla fine. Non è un caso che i rossoblù abbiano raccolto comunque gli applausi dei 16 mila dell'Unipol Domus. Ora all'orizzonte le due romane.
@Francesco Cucinotta