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16 Febbraio 2024

New York denuncia giganti social per danni alla salute mentale dei giovani

La città di New York ha intentato una causa contro tre giganti dei social media: TikTok, Facebook e YouTube ecco perché

L'accusa è di aver contribuito alla crisi della salute mentale tra bambini e ragazzi, sfruttando la loro vulnerabilità per creare dipendenza dalle loro piattaforme. Per questo motivo la città di New York ha deciso di intentare una causa contro TikTok, Facebook e Youtube.

La causa, presentata dal sindaco Eric Adams, ricalca un'azione legale simile intentata in California nel 2022. Nel mirino, le strategie di marketing aggressive e i sistemi di algoritmi che, secondo la denuncia, "attirano, catturano e creano dipendenza nei giovani", esponendoli a contenuti dannosi.

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"Negli ultimi dieci anni," ha dichiarato Adams, "abbiamo assistito a un crescente impatto negativo del mondo online sui nostri figli. Un flusso continuo di contenuti dannosi alimenta la crisi nazionale della salute mentale dei giovani".

Oltre al Comune di New York, figurano come querelanti anche il distretto scolastico e le istituzioni sanitarie cittadine. La denuncia sostiene che le società proprietarie dei social media, tra cui Meta (Facebook), Snap (Snapchat) e ByteDance (TikTok), hanno consapevolmente progettato le loro piattaforme per massimizzare l'uso da parte dei minori, con una supervisione genitoriale minima o nulla.

Studi recenti hanno dimostrato una correlazione tra l'uso eccessivo di queste piattaforme e l'aumento di ansia, depressione, cyberbullismo e altri disturbi mentali.

La città di New York chiede ai tribunali di ordinare alle società di social media di implementare: misure di sicurezza più rigide per proteggere i minori, limitare il tempo di utilizzo da parte dei giovani, vietare contenuti dannosi e algoritmi che favoriscono la dipendenza e risarcire i danni causati alla salute mentale dei giovani.

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Al momento, le società incriminate non hanno rilasciato dichiarazioni ufficiali in merito alla causa. In passato hanno respinto le accuse di aver contribuito ai problemi di salute mentale dei giovani, sostenendo di aver adottato diverse misure per proteggere gli utenti minorenni. All'inizio di febbraio però Mark Zuckerberg parlando in Senato si è scusato con un gruppo di genitori che avevano perso i figli per suicidio: "Mi dispiace per tutto quello che avete passato. Nessuno dovrebbe subire le cose che hanno sofferto le vostre famiglie", ha dichiarato.

@Redazione Sintony News