Beniamino Zuncheddu è innocente. La notizia continua a commuovere. Tanto che le manifestazioni di solidarietà continuano a fioccare, soprattutto in una terra come la Sardegna che ha sempre creduto nell’innocenza del pastore di Burcei che ha trascorso oltre trent’anni di carcere ingiustamente. E ora c’è anche una canzone dedicata a lui. Porta la firma degli Istentales (Gigi Sanna voce e testo, Luca Floris alla batteria, Sandro Canova al basso, Davide Guiso alle musiche e Francesca Lai cori). Il testo è nato in una notte e si chiama “Zustissia Mala".
Commosso dalla notizia dell'assoluzione di Zuncheddu, il leader del gruppo nuorese, Gigi Sanna, ha scritto il testo di getto la notte del 26 gennaio. "Un tributo doveroso a una persona che ha perso la cosa più importante, la libertà, a causa di un errore giudiziario", spiega Sanna.
La canzone, disponibile online da lunedì su tutte le piattaforme come Spotify, racconta la drammatica vicenda di Zuncheddu, accusato ingiustamente di un triplice delitto e condannato all'ergastolo. "La sua storia mi ha toccato nel profondo", confessa Sanna. "Ho voluto dare voce a un'intera Isola che si è stretta attorno a lui."
"Zustissia Mala" non è solo un atto di denuncia sociale, ma anche un invito a riflettere sulle tante persone che si trovano in carcere in attesa di giudizio, senza aver commesso alcun reato.
Il brano, frutto di un gioco di squadra tra i componenti degli Istentales, si avvale della voce di Gigi Sanna, delle musiche di Davide Guiso e dei cori di Francesca Lai. Il ritornello, che riecheggia nella mente, sintetizza la profonda ingiustizia subita da Zuncheddu: "Trent'anni in una cella, la mia vita da buttare, chieda scusa vostro onore, se ha sbagliato a giudicare."
"Zustissia Mala" è un canto di speranza e di riscatto per Beniamino Zuncheddu e per tutti gli innocenti che hanno visto la loro vita spezzata da un errore giudiziario.
@Redazione Sintony News