La tragica storia di Laura Porta, l'infermiera sarda di 37 anni morta all'ottavo mese di gravidanza, ha sconvolto la comunità di Bolotana, Samassi e Pistoia.
La giovane donna, originaria di Bolotana ma residente a Pistoia da alcuni anni, si è sentita male improvvisamente mentre era in casa con il compagno, Antonio Fasano. Le prime ricostruzioni parlano di un arresto cardiaco seguito da un'emorragia cerebrale.
Trasportata d'urgenza all’ospedale San Jacopo di Pistoia, i medici hanno tentato il tutto per tutto per salvarla. Valutata la gravità della situazione, hanno deciso di eseguire un parto cesareo per permettere al piccolo Andrea, il nome scelto dai genitori, di venire alla luce.
Il neonato si trova in gravi condizioni ed è sottoposto a cure intensive presso l'ospedale pediatrico Meyer di Firenze, che dispone delle migliori tecnologie per assisterlo.
La tragedia ha colpito profondamente la famiglia di Laura: il padre Mariano, la madre Luisella e il fratello.
Il dolore e lo sgomento si avvertono anche nelle parole dei sindaci di Bolotana, Francesco Manconi, e di Samassi, Maria Beatrice Muscas: "Siamo vicini a tutti i familiari di Laura. Una ragazza che aveva scelto di lasciare la Sardegna per costruirsi un futuro. La sua morte, a soli 37 anni, è una notizia tragica, soprattutto se si considera la gioia imminente che attendeva la sua famiglia con la nascita del piccolo Andrea."
Sui social, la commozione si riversa in messaggi di cordoglio e di sostegno per la famiglia.
La giovane infermiera, stroncata da un destino crudele, lascia un vuoto incolmabile in tutti coloro che la conoscevano.
@Redazione Sintony News