66.000 Adolescenti tra gli 11 e i 17 anni si ritirano dalla vita sociale, rinchiudendosi nelle loro stanze. Un dato allarmante, che seppur non esaustivo (considerando solo gli studenti), ci porta ad ipotizzare la presenza di 50.000-100.000 hikikomori in fase iniziale nella sola popolazione studentesca italiana.
È ciò che emerge da ricerca condotta dall'ISS sulla Generazione Z. Il termine giapponese "hikikomori" descrive chi si isola dalla vita sociale per lunghi periodi (mesi o anni). Questi ragazzi, spesso intelligenti ma sensibili e inibiti, vivono con disagio le relazioni e le sfide della vita.
Le cause sono complesse e multifattoriali come ad esempio caratteriali (per-sensibilità, introversione, difficoltà relazionali), familiari (assenza emotiva del padre, iper-protezione materna, difficoltà di comunicazione in famiglia), scolastiche (rifiuto della scuola, bullismo, pressioni scolastiche). E ancora sociali (visione negativa della società, pressione a realizzare se stessi). E internet? Non è la causa, ma può essere una conseguenza dell'isolamento, offrendo una via di fuga dalla realtà.
E' fondamentale sensibilizzare sul tema e formare figure professionali in grado di riconoscere e aiutare questi ragazzi. Occorre creare reti di supporto a livello scolastico, sociale e sanitario, per intercettare i casi di ritiro sociale e intervenire tempestivamente.
@Redazione Sintony News