Una perizia psichiatrica ha gettato nuova luce sulla tragica vicenda di Alessia Pifferi, la donna accusata di lasciare morire di stenti la sua piccola figlia Diana, di appena un anno e mezzo, nell'estate del 2022.
Secondo quanto riportato dallo psichiatra forense Elvezio Pirfo, Alessia Pifferi era capace di intendere e volere al momento dell'abbandono della sua bambina.
La storia commovente e scioccante ha scosso l'opinione pubblica quando, lo scorso luglio, la piccola Diana è stata trovata morta, abbandonata da sola in casa per sei giorni.
Le circostanze dell'abbandono hanno sollevato domande sulla salute mentale della madre e sulle sue capacità di intendere e volere al momento dell'atto.
La perizia psichiatrica, depositata e disposta dalla Corte d'Assise di Milano nel contesto del processo per omicidio volontario aggravato, ha concluso che Alessia Pifferi possedeva la piena capacità di comprendere le sue azioni e le loro conseguenze. Questa nuova rivelazione getta luce su un aspetto cruciale della vicenda, rafforzando il quadro delle responsabilità legali.
La tragedia di Alessia Pifferi e sua figlia Diana ha destato una profonda commozione e indignazione nell'opinione pubblica, portando alla ribalta la necessità di una maggiore sensibilizzazione e sostegno per le persone che lottano con problemi di salute mentale e situazioni di disagio.
Resta ora da attendere lo sviluppo del processo legale e le eventuali conseguenze giudiziarie per questa dolorosa vicenda che ha lasciato un segno indelebile nella memoria collettiva.
@Redazione Sintony News