Max Mara, celebre marchio italiano di moda, è nuovamente al centro delle critiche degli animalisti. Possibile che ancora per scaldarsi si debba versare sangue?
In collaborazione con i partner dell'organizzazione internazionale Fur Free Alliance (Ffa), l'associazione animalista Four Paws ha lanciato una campagna globale per esortare il marchio a rinunciare all'utilizzo delle pellicce.
Durante le settimane della moda, Four Paws ha organizzato proteste in diverse città europee, tra cui Vienna, Berlino, Londra, Zurigo e Sofia, davanti ai negozi Max Mara più frequentati.
Parallelamente, i sostenitori e gli amanti degli animali sono stati incoraggiati a inviare email di protesta al consiglio di amministrazione dell'azienda, seguendo l'esempio che ha portato Prada a rinunciare alle pellicce nel 2019.
Joh Vinding, presidente della Fur Free Alliance, ha sottolineato che l'adesione di Max Mara al commercio di pellicce appare obsoleta e indifferente alla sofferenza degli animali, esortando l'azienda a seguire l'esempio dei suoi concorrenti fur-free e a porre la compassione al di sopra del profitto.
Inoltre, Humane Society International e i partner della Lav hanno sorvolato la sede di Max Mara a Reggio Emilia con una mongolfiera, esponendo uno striscione con la richiesta principale della campagna.
La campagna ha coinvolto sostenitori e cittadini in diverse parti del mondo, chiedendo loro di contattare Max Mara attraverso le linee telefoniche, le email e i social media per esortare l'azienda ad abbandonare l'uso delle pellicce.
Secondo Humane Society International, le pellicce utilizzate da Max Mara provengono da visoni in Cina e da volpi e cani procione in Finlandia.
L' uso di pellicce è sempre più fuori moda considerando che molte importanti case di moda mondiali hanno già eliminato l'utilizzo delle pellicce o hanno adottato politiche fur-free.
Il Fur Free Retailer Program, un'iniziativa globale della Fur Free Alliance, mette in contatto le aziende che non utilizzano pellicce con i consumatori che cercano prodotti etici.
Attualmente, più di 1.500 marchi e rivenditori fanno parte di questa iniziativa, che mira a porre fine all'allevamento e all'uccisione di animali per la loro pelliccia.
Four Paws è il rappresentante ufficiale del Fur Free Retailer Program in diversi Paesi, tra cui Austria, Australia, Bulgaria, Germania, Stati Uniti e Sudafrica, lavorando per sensibilizzare e promuovere pratiche etiche nel settore della moda
@Redazione Sintony News