“Non è ancora stata fatta giustizia”. Ne è convinto Azouz Marzouk, marito di Raffaella Castagna e padre di Youssef, entrambi uccisi nella strage di Erba del 2006, che si trova a Brescia per la revisione del processo per Olindo Romano e Rosa Bazzi condannati 17 anni fa in via definitiva all'ergastolo per aver ucciso Raffaella Castagna, il figlio, Paola Galli e Valeria Cherubini.
Il 43enne ribadisce la sua posizione che negli anni è stata sempre la stessa: “Per me sono innocenti”. E parla anche della pista della droga. “Mi ha creato tanti problemi visto che mi sto trasferendo anche qui in Italia e anche per trovare lavoro. Tutti hanno detto che casa mia (quella in cui si è svolta la Strage) è stata luogo di spaccio”.
L’unico superstite della strage, anche se per pochi anni, fu il marito di Valeria Cherubini, Mario Frigerio, che morì alcuni anni dopo e che fu testimone chiave nel processo riconoscendo Olindo Romano come il suo aggressore. Poi seguì la confessione di Olindo Romano e Rosa Bazzi (poi ritratta). E quindi l’ergastolo. La Corte di Appello di Brescia ha citato le parti civili e anche il procuratore generale di Milano. La palla ora passa ai giudici che dovranno valutare le discussioni tra le parti e quindi se rigettare le istanze oppure accogliere le nuove prove proposte dagli avvocati Fabio Schembri e Nico D'Ascolo, per Olindo Romano, e Luisa Bordeaux e Patrizia Morello, per Rosa Bazzi, e disporre la revisione del processo.
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