“No alla bandiera bianca in Ucraina”. È netta la posizione del ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba. E si riferisce all’invito del Papa a issare la bandiera bianca.
Il numero uno degli Esteri ucraino ha ringraziato il Papa per le preghiere per la pace, ma ha invitato a visitare l'Ucraina per sostenere i cristiani del paese. E ribadisce che la bandiera gialla e blu è simbolo di vita, morte e vittoria per l'Ucraina.
D’altro canto l’ambasciata ucraina presso la Santa Sede critica il paragone con la Seconda Guerra Mondiale e invita a non cedere alle pretese di Putin. Infatti il capo della Chiesa greco-cattolica ucraina, Sviatoslav Shevchuk, sottolinea la resistenza del popolo ucraino e invita a visitare il paese per testimoniare la sua forza.
Dalla Francia arrivano i sostegni intanto del ministro degli Esteri francese, Stéphane Séjourné, che sostiene l'Ucraina e ritiene che la resa non sia un'opzione. Séjourné invita a non sottovalutare la Russia e a rafforzare il sostegno all'Ucraina per evitare future aggressioni.
Mentre il presidente Oles Horodetskyy definisce le parole del Papa "sconvolgenti, imbarazzanti e offensive".
Horodetskyy ribadisce il diritto dell'Ucraina di difendersi e critica l'invito alla resa.
@Redazione Sintony News