Record in Sardegna, gli introiti dell’imposta di soggiorno nel 2023 ammontano a 24,8 milioni di euro, il 28,9% in più rispetto al 2022.
A livello nazionale, l'imposta di soggiorno ha portato a un totale di 790 milioni di euro incassati, con un aumento del 25,7%. La regione con i ricavi più elevati è il Lazio (188 milioni di euro), seguita da Toscana (107 milioni), Veneto e Lombardia (quasi 100 milioni ciascuna).
In Sardegna, il comune che ha incassato di più è Olbia (2,699 milioni di euro), seguita da Arzachena, Alghero, Villasimius, Palau, Pula, Budoni, Cagliari, Santa Teresa Gallura e San Teodoro.
Mentre il Governo e le parti sociali discutono su come uniformare le regole a livello nazionale, i comuni continuano a incassare notevoli somme dall'imposta di soggiorno.
Nel 2024, il numero di comuni italiani che applicheranno l'imposta salirà a 1.032. Di questi, il 29,3% (302 comuni) ha già deliberato un aumento delle tariffe per il 2024.
La legge prevede che le risorse dell'imposta di soggiorno siano utilizzate per finanziare interventi in materia di turismo. Tuttavia, non esiste un regolamento nazionale che specifichi in dettaglio come debbano essere utilizzati i fondi.
Alcune amministrazioni comunali utilizzano le risorse per investimenti non conformi alla legge, come il pagamento di interessi passivi sui mutui, l'acquisto di pompe di calore per gli uffici comunali o la sterilizzazione delle colonie feline.
@Redazione Sintony News