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22 Marzo 2024

Liliana Resinovich, il caso è stato riaperto dopo un’intercettazione

Da un’intercettazione del vedovo di Liliana Resinovich, sarebbe emerso che la donna sarebbe rimasta incinta di un amico negli anni '90

Emergono nuovi dettagli sul caso di Liliana Resinovich, la donna scomparsa da Trieste la mattina del 14 dicembre 2021 e poi stata ritrovata Cadavere tre settimane più tardi nel boschetto dell’ex ospedale psichiatrico giuliano (il corpo era avvolto in sacchi neri).

La trasmissione Quarto Grado ha fatto emergere nuovi dettagli: un’intercettazione del vedovo della donna, Sebastiano Visintin,  rivela che la Resinovich sarebbe rimasta incinta di un amico negli anni ’90.

E questo basterebbe per far riaprire il caso. La rivelazione risalirebbe al 5 marzo di due anni fa. Qualcuno avrebbe domandato all’uomo come mai non avessero avuto figli, e sarebbe stato lui a rivelare che la moglie sarebbe rimasta incinta nel 1990 o l’anno successivo, del suo sedicente amante di allora, Claudio Sterpin.

Marito e amico di Liliana Resinovich commentano la notizia della  gravidanza: le parole di Visintin e Sterpin

Così lui l’avrebbe poi accompagnata ad abortire dato che stavano già insieme.

Una perizia informatica ha stabilito che nei mesi prima della scomparsa della donna, la Resinovich avrebbe avuto il doppio dei contatti telefonici con il suo presunto amante rispetto a quelli avuti con il marito.

E c’è chi crede che sia la prova di una relazione, ma anche chi invece crede che possa essersi trattato solo di un’amicizia speciale in cui magari l’affezione avrebbe preso il sopravvento sulla realtà. Ma naturalmente sono solo congetture.

Intanto Sterpin smentisce seccamente di essere stato lui il padre del bambino. “Dico sicurissimamente no, perché io in quel periodo non la frequentavo perché avevo un’altra. Posso assolutamente smentire”, avrebbe detto a “Ore 14”.

Liliana Resinovich incinta di Claudio Sterpin: l'intercettazione del marito  Sebastiano Visintin sull'aborto

Sulla questione della presunta gravidanza si è pronunciato anche il procuratore capo di Trieste Antonio De Nicolo, che a margine di un incontro con la stampa, nella quale ha invitato ad attendere gli esiti dei consulenti nominati, ha riferito:Non mi interessa nulla di questa cosa, non ha niente a che vedere con i reati e al di là di quello che ritengo doveroso da parte nostra”.

Nel frattempo una nuova autopsia del team medico legale nominato dalla procura potrebbe dire qualcosa in più sulla data della morte. E dopo una lunga inchiesta per suicidio si indaga per omicidio e sequestro di persona ma nessuno è stato mai indagato.

 

 

@Redazione Sintony News