Povero ma saporito. È Sa Cassola ‘e Pisci, la zuppa di pesce alla casteddaia, riconosciuta come Prodotto Agroalimentare Tradizionale (PAT) dall'Accademia Italiana della Cucina.
Questo riconoscimento celebra un piatto simbolo della cucina cagliaritana, che vanta una storia antica e un gusto unico.
Realizzata con il pescato del giorno, spesso con pesci di minor pregio ma saporitissimi, sa cassola 'e pisci era un tempo considerata un piatto povero. Tuttavia, la sua ricchezza di nutrienti e il suo sapore intenso l'hanno resa una pietanza amatissima dai cagliaritani.
La ricetta di sa cassola 'e pisci è varia e flessibile, basandosi sulla disponibilità del pescato fresco. Ghiozzi, gallinelle, scorfani, muggini, gronghi, polpi, seppie, calamari, cozze, arselle e gamberi sono solo alcuni dei pesci che possono essere utilizzati. A questi si aggiungono pomodori, aglio, prezzemolo, zafferano, peperoncino, olio extravergine d'oliva e vino bianco per creare un sugo ricco e saporito.
L'utilizzo di pesci di scarto rende sa cassola 'e pisci un piatto sostenibile, che valorizza le risorse del mare e quindi i prodotti locali . Inoltre, la sua lunga tradizione e le sue caratteristiche uniche lo rendono un piatto identitario per la città di Cagliari.
Il riconoscimento PAT da parte del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali rappresenta un importante passo avanti per la valorizzazione di sa cassola 'e pisci. Questo riconoscimento contribuirà a far conoscere questo piatto unico ad un pubblico più ampio e a promuoverne la produzione e il consumo.
@Redazione Sintony News