Un recente sviluppo scientifico ha portato alla creazione di un promettente vaccino sperimentale contro il cancro nei cani, che potrebbe significare una svolta nella lotta contro questa malattia devastante. Questo innovativo vaccino ha dimostrato la capacità di raddoppiare il tasso di sopravvivenza per vari tipi di tumori canini, portandolo da circa il 35% al 60% entro un anno. Ancora più impressionante è il fatto che molti dei cani trattati sono ancora vivi anni dopo la diagnosi, contrariamente alle previsioni iniziali che indicavano una sopravvivenza di poche settimane o mesi. Attualmente in fase sperimentale, si attende l'approvazione da parte delle autorità competenti per l'uso su larga scala.
Il vaccino, concepito come immunoterapia ad azione policlonale, è frutto di oltre otto anni di ricerca e sviluppo da parte di un team di esperti guidati dal professor Mark Mamula, docente presso la sezione di Reumatologia della rinomata Scuola di Medicina dell'Università di Yale. Questo farmaco innovativo si basa su fondamenti immunoterapici, tracciando le sue origini dagli anticorpi monoclonali, prodotti in laboratorio a partire da anticorpi naturali.
Il professor Mamula ha condiviso la sua soddisfazione per i risultati ottenuti in un comunicato stampa: "Ricevo molte e-mail da proprietari di cani grati a cui era stato detto che i loro animali avevano settimane o mesi di vita, ma che ora hanno due o tre anni oltre la diagnosi di cancro". Poi ha aggiunto: "È un programma che non è prezioso solo per me come amante dei cani. Testimoniare la felicità che le terapie di successo donano alle famiglie con cani è incredibilmente gratificante".
Al momento, il vaccino è stato somministrato a circa 300 cani, tutti coinvolti in studi preliminari condotti negli Stati Uniti e in Canada. L'obiettivo dei ricercatori è quello di ottenere l'approvazione dal Dipartimento dell'Agricoltura degli Stati Uniti (USDA), l'ente responsabile della regolamentazione dei farmaci veterinari negli USA, per rendere disponibile questa terapia rivoluzionaria su scala nazionale.
Inoltre, il vaccino potrebbe non solo trattare il cancro nei cani ma anche prevenirlo, aprendo la strada a ulteriori ricerche per valutarne l'efficacia preventiva. Sono previsti studi dedicati per analizzare l'incidenza dei tumori specifici e confermare questa ipotesi.
Marta Rachele Pusceddu