Oggi Nuoro si è fermata per dare l'ultimo saluto ai due giovani, strappati alla vita troppo presto. Patryik e Ythan, i ragazzi di 15 e 14 anni sono morti la sera di Pasquetta nel crollo di un casolare abbandonato in via Dessanay.
Oggi la chiesa di San Domenico Savio gremita di persone non è riuscita ad accogliere la folla oceanica che ha invaso anche il sagrato e le strade circostanti.
Un abbraccio affettuoso della comunità ai familiari e agli amici inconsolabili. Monsignor Antonello Mura, durante la celebrazione, ha espresso il dolore di tutti: "In questa settimana di Pasqua, ci troviamo con grande sofferenza a prendere atto dell'assenza dei nostri ragazzi. Quando muore un figlio, è come se dentro ognuno di noi morisse qualcosa".
Il vescovo ha ricordato la gioia di vivere di Patryik e Ythan, il loro entusiasmo e la loro voglia di giocare. "Immaginiamo la felicità di correre qua e là quel lunedì di Pasqua, fino al momento in cui l'imprevedibile ha interrotto tutto spezzandovi le ali". Ha poi rivolto un messaggio toccante alle famiglie: "Dovremmo essere noi adulti a lasciarvi giocare offrendovi sicurezza. Ora le vostre emozioni ci appartengono e ci interrogano".
Al termine della funzione, all'esterno della chiesa, un lancio di centinaia di palloncini bianchi ha salutato per l'ultima volta Patryik e Ythan. Un momento di commozione e speranza che ha dipinto il cielo di Nuoro con i colori dei loro sogni infranti.
La tragedia di Patryik e Ythan ha acceso i riflettori sulla pericolosità degli edifici abbandonati. Un problema che non può essere ignorato e che richiede interventi urgenti per evitare che altre vite innocenti vengano spezzate.
La comunità di Nuoro si è stretta attorno alle famiglie dei due ragazzi in un abbraccio di dolore e di speranza.
@Monica Magro