La bozza normativa del "Salva-casa " è in fase di perfezionamento e il testo definitivo dovrebbe essere approvato nelle prossime settimane. Esulterebbe chi fino ad oggi non è riuscito a vendere la propria casa a causa di piccoli abusi edilizi che magari non è riuscito a condonare. Si tratta di un pacchetto di norme per liberare i Comuni dalle richieste di regolarizzazione e mettere a norma abitazioni con lievi difformità. È questo l'obiettivo del "Salva-casa", il mini condono allo studio del ministero delle Infrastrutture.
Secondo uno studio del Consiglio nazionale degli ingegneri, quasi l'80% del patrimonio immobiliare italiano presenta irregolarità. Il "Salva-casa" si concentrerà su difformità formali legate a incertezze interpretative delle normative, difformità interne come lievi modifiche apportate alle singole unità immobiliari (tramezzi, soppalchi, etc.) e difformità non più sanabili come interventi che potevano essere sanati al momento della realizzazione, ma che oggi non lo sono più a causa della "doppia conforme". Ma anche cambi di destinazione d'uso tra categorie omogenee.
Le linee guida del "Salva-casa" sono state presentate al Ministero delle Infrastrutture alla presenza del vicepremier Matteo Salvini, di diverse istituzioni e associazioni di categoria.
E gli obiettivi sono anche tutelare i piccoli proprietari che in molti casi attendono da decenni la regolarizzazione delle loro posizioni e che non riescono a ristrutturare o vendere la propria casa. Sburocratizzare le procedure deflazionando il lavoro degli uffici tecnici comunali sommersi dalle richieste di sanatoria garantendo ai cittadini risposte certe in tempi certi.
Il "Salva-casa" è stato accolto con favore da alcune associazioni di categoria, ma ha anche sollevato critiche da parte di chi teme che possa incentivare l'abusivismo edilizio. Mentre potrebbe permettere a molti cittadini di regolarizzare la propria posizione e di accedere a mutui e finanziamenti per ristrutturare la propria casa. Inoltre, potrebbe contribuire a sbloccare il mercato immobiliare. D’altra parte il rischio è che si possa incentivare l'abusivismo edilizio e premiare chi ha costruito in maniera illegale. Inoltre, potrebbe creare disparità tra chi ha già regolarizzato la propria posizione e chi lo farà in futuro.
@Redazione Sintony News