Achille Lauro, reduce da un tour americano di grande successo, sarà protagonista del concerto del Primo Maggio al Circo Massimo di Roma, dove si esibirà per la terza volta. E al Corriere della Sera si racconta.
Per Lauro, il Primo Maggio rappresenta un'occasione speciale non solo perché coincide con la Festa dei Lavoratori, a cui tiene particolarmente provenendo da un mondo umile, ma anche perché ha un legame personale con l'evento. Da ragazzo, infatti, lavorava come facchino proprio per il Concertone.
Lauro ha in serbo grandi progetti per il futuro. Sta lavorando a un nuovo album, che non ha ancora una data di uscita precisa, ma non esclude la possibilità di pubblicare singoli nel frattempo. Il suo obiettivo è quello di continuare a sperimentare e a stupire il pubblico, senza farsi condizionare dalle aspettative del mercato.
Nel corso dell'intervista, Lauro ha avuto modo di parlare anche di due grandi artisti italiani: Vasco Rossi e Jovanotti. Entrambi, come lui, sono artisti fuori dagli schemi che non hanno mai avuto paura di andare controcorrente. Lauro ha avuto la possibilità di incontrare Vasco a Los Angeles e ha definito l'incontro "un film". Con Jovanotti, invece, apprezza la grande capacità comunicativa.
Infine, Lauro ha voluto rivolgere un messaggio a Sangiovanni, giovane cantante che ha recentemente deciso di prendersi una pausa dalla musica. Lauro lo invita a non snaturarsi e a rimanere fedele a se stesso, proprio come ha fatto lui. "La canzone che rimarrà non è sempre legata alle vendite", ha affermato Lauro, "ma a quanto è stata in grado di emozionare le persone".
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