La 69ª edizione dei premi David di Donatello ha visto il trionfo di due opere italiane di grande impatto. "Io Capitano" di Matteo Garrone ha conquistato il cuore della giuria e del pubblico, portando a casa ben sette prestigiosi riconoscimenti. Al suo fianco, "C'è Ancora Domani" di Paola Cortellesi ha brillato con sei premi, mentre "Rapito" di Marco Bellocchio si è distinto con cinque.
La serata è stata aperta con un omaggio commovente a Federico Fellini, con una coreografia magistralmente eseguita da Luca Tomassini, che ha trasportato gli spettatori nell'universo felliniano. Subito dopo, Mahmood, che ha inaugurato la serata con "Tuta Gold".
Matteo Garrone si è aggiudicato il premio per il Miglior Film e Miglior Regia con "Io Capitano". "Questo film racconta le storie di chi non viene ascoltato - spiega il regista romano - è stato fondamentale fare questo film con chi ha vissuto realmente quella odissea contemporanea. Anche sul set ho avuto la fortuna di lavorare con le comparse che avevano fatto quel viaggio e mi aiutavano e mi sono ritrovato spesso a codirigere con loro. Mi sono sentito regista ma anche spettatore", dice ancora Matteo Garrone. "Ci tengo a ringraziare tutti quelli che hanno fatto il film con me, anche gli attori Seydou Sarr e Moustapha Fall - prosegue - e se il film è arrivato così lontano è grazie alla loro interpretazione straordinaria e intensa e vera", dice. Quindi un appello: "Credo che nelle scuole si ora di iniziare a insegnare cinema perché è importante che arrivi ai giovani".
Tra gli altri premi vinti per il film Io Capitano, quello di miglior fotografia a Paolo Carnera: "Dedico questo film a tutti i ragazzi che vogliono viaggiare, spero che possano farlo liberamente senza rischiare la vita", dice Carnera. Miglior montaggio a Marco Spoletini. David per i migliori effeti visivi. Premiati per il miglior suono Maricetta Lombardo (Presa diretta), Daniela Bassani (Montaggio del suono), Mirko Perri (Creazione suoni) e Gianni Pallotto (Mix). E ancora, il premio come miglior produttore va a Archimede, Rai Cinema, Pathè, Tarantula. "Voglio dedicarlo alla mia azienda", ha detto Paolo Del Brocco di Rai Cinema ritirando il premio. "Grazie alla Rai esiste il 70% della produzione audiovisiva italiana".
Passando a "C'è ancora domani" di Paola Cortellesi, va a lei il David per la migliore attrice protagonista. “È tutto un magna magna - ha detto salendo sul palco per ritirare il quinto premio della serata al suo film - ringrazio la regista (lei stessa) che mi ha raccomandata!”.
Mentre Emanuela Fanelli riceve il premio come miglior attrice non protagonista: "È un onore partecipare con queste colleghe meravigliose. Sembrano frasi fatte ma è la verità. Non credevo di vincere. Grazie con tutto il cuore a Paola Cortellesi e per avermi reso un pezzettino in una cosa così grande che è diventato il tuo film, diventato così grande perché lo hai fatto tu", ha detto ritirando il David di Donatello come miglior attrice non protagonista di 'C'è ancora domani' di Paola Cortellesi. "Un saluto alla mia famiglia, ai miei genitori che adesso sono in lacrime sul divano", ha aggiunto. E ancora tra i premi il David del pubblico, il premio come migliore sceneggiatura, migliore esordio alla regia e il premio dei Giovani.
Il film "Rapito" di Marco Bellocchio si aggiudica invece 5 premi. David di Donatello per la miglior sceneggiatura non originale va Marco Bellocchio, Susanna Nicchiarelli. "L'eta' mi rende moderatamente soddisfatto. Se non fossi stato premiato sarei stato moderatamente insoddisfatto", commenta il regista e sceneggiatore che vince il suo ottavo David di Donatello su 28 candidature. "Spero che la mente resti lucida ancora a lungo per fare altri film", aggiunge. Poi premiati Andrea Castorina (scenografia) e Valeria Vecellio (arredamento) per la miglior scenografia, Sergio Ballo e Daria Calvelli per miglior costumi, per il miglior trucco premiati Enrico Iacoponi e ancora per la miglior acconciatura Alberta Giuliani.
Vince come Miglior attore non protagonista per Palazzina LAF, il film diretto e interpretato da Michele Riondino (qui al suo debutto alla regia) l'attore Elio Germano. "Volevo condividere questo premio con Michele Riondino, che invito sul palco. Questo film è stato un po' una lotta. Anche noi andando in giro per l'Italia abbiamo capito che questo film che parla di lavoro, una cosa un po' dimenticata dal cinema, possa interessare", dice Elio Germano. "Taranto è una città meravigliosa violentata dal profitto altrui. I film aiutano a farci quardare le cose se non possono cambiarle", prosegue Germano. "Sono io a ringraziare Elio, il cast e la troupe. Un lavoro molto condiviso", ha detto il regista al fianco dell'attore.
Al grande Vincenzo Mollica è stato consegnato il David Speciale 2024. Giornalista, scrittore, autore, conduttore televisivo e radiofonico, Mollica ha raccontato per oltre quarant'anni il mondo dello spettacolo in Italia. Standing ovation per lui, che ha parlato anche del suo grande amico Federico Fellini, dicendo sul suo conto: "Aveva la capacità di avere l'età della persona con cui parlava".
Il premio alla Carriera è stato assegnato a Milena Vukotic, mentre un'altra standing ovation è stata tributata a Giorgio Moroder, che ha ricevuto il David alla Carriera per il suo eccezionale contributo alla musica e al cinema. Alla domanda di Marcuzzi su quale sia la soundtrack a cui è più affezionato, risponde "Take My Breath Away", brano scritto da lui e da Tom Whitlock per la colonna sonora del film Top Gun (che ha vinto l'Oscar per la migliore canzone oltre che il Golden Globe nel 1987).
Vince il David di Donatello per la miglior canzone originale Diodato, per il brano La mia terra dal film Palazzina Laf di Michele Riondino.
Mario Martone è stato insignito del riconoscimento al miglior documentario. Si tratta del Premio Cecilia Mangini - Miglior documentario e l'ha vinto Laggiù qualcuno mi ama, su Massimo Troisi.
Il David di Donatello al Miglior compositore è stato consegnato ai Subsonica, che si sono presentati al completo sul palco dello Studio 5. La band torinese capitanata da Samuel ha vinto per il film Adagio di Stefano Sollima.
In chiusura, il premio per il Miglior Film Internazionale è stato assegnato a "Anatomia di una Caduta" di Justine Triet.
Marta Rachele Pusceddu