News

Attualità
12 Maggio 2024

Il gatto che "ha scritto" due articoli scientifici: la folle storia di F.D.C. Willard

Nel 1975, il gatto siamese F.D.C. Willard è stato coautore di due importanti articoli scientifici, grazie al suo proprietario. Ecco la storia

Farsi accettare un articolo scientifico da una rinomata rivista specializzata è tutt'altro che semplice, soprattutto se il candidato è un felino. Tuttavia, negli anni '70, un gatto di nome Chester - sotto lo pseudonimo di F.D.C. Willard - è riuscito nell'impresa, grazie al suo padrone Jack H. Hetherington, e un po' di fortuna.

Nel 1975, Hetherington, professore di fisica presso la Michigan State University, stava per inviare un articolo fondamentale intitolato "Two-, Three-, and Four-Atom Exchange Effects in bcc 3He" alla prestigiosa rivista scientifica Physical Review Letters. Tuttavia, è emerso un dettaglio insolito durante la revisione finale: l'uso del plurale "noi" anziché della prima persona singolare, necessario per evitare la perdita della pubblicazione. Per risolvere la situazione senza dover riscrivere l'intero articolo, Hetherington ebbe un'idea folle: inserire il nome del suo gatto come coautore.

FDC Willard impronta

 

Utilizzando lo pseudonimo F.D.C. Willard - dove "F.D.C." rappresentava Felix Domesticus Chester, e Willard era il cognome del padre di Chester - l'articolo venne accettato senza ulteriori domande. Tuttavia, l'identità del collaboratore insolito non rimase segreta per molto tempo. Il professor Hetherington, noto per il suo spirito scherzoso, non perse l'occasione di far pubblicare ulteriori articoli firmati sia da lui che dal suo fedele gatto, con tanto di impronta della zampa come firma.

I funzionari universitari apprezzarono la trovata, e pensarono che Chester sarebbe stato perfetto per diventare la mascotte del Dipartimento di Fisica. Fu così che il presidente di quest’ultimo, Truman Woodruff, scrisse una lettera al professore per chiedergli di portare il gatto in Università: "Riesce a immaginare il giubilo universale se Willard potesse unirsi a noi? Anche solo come ospite distinto!".

Il vero Chester

Sebbene la trovata fosse stata accolta con favore dal dipartimento di fisica dell'università, gli editori non la presero alla leggera, considerandola poco seria. Nonostante ciò, un secondo articolo, firmato esclusivamente da Chester e intitolato "L'hélium 3 solide. Un antiferromagnétique nucléaire", venne pubblicato nel 1980 su La Recherche, una rinomata rivista scientifica francese, senza che nessuno sospettasse che l'autore fosse un felino.

La storia di Chester, F.D.C. Willard, è diventata leggendaria nel mondo della fisica, tanto che nel 2014 l'American Physical Society ha dichiarato che gli articoli scritti da gatti sarebbero stati resi disponibili open source. La data di questa affermazione? Il 1° aprile!

Anche se Chester è scomparso nel 1982, la sua storia continua a essere ricordata con affetto e un sorriso da molti fisici di tutto il mondo.

 

 

Marta Rachele Pusceddu