Si tratta di un'occasione importante per ricordare la storica decisione dell'Organizzazione Mondiale della Sanità del 1990 di rimuovere l'omosessualità dalla lista delle malattie mentali.
Un passo fondamentale verso il riconoscimento dei diritti delle persone LGBTQ+ e la lotta contro ogni forma di discriminazione basata sull'orientamento sessuale e sull'identità di genere.
Per questi motivi ogni anno, dal 2004, il 17 maggio si celebra la giornata internazionale contro l'omofobia, la transfobia e la bifobia.
Negli ultimi anni, sono stati compiuti notevoli progressi in materia di diritti LGBTQ+ in molti paesi del mondo. Tuttavia, ancora oggi milioni di persone subiscono discriminazioni, violenze e persecuzioni a causa del loro orientamento sessuale o della loro identità di genere.
72 paesi nel mondo penalizzano ancora l'orientamento sessuale, negando alle persone LGBTQ+ i diritti fondamentali alla libertà, all'uguaglianza e alla dignità.
L'Italia ha fatto passi avanti nella tutela dei diritti LGBTQ+, come l'approvazione delle unioni civili e la legge contro l'omotransfobia. Inoltre paese è parte attiva del "Core Group LGBTI" all'interno delle Nazioni Unite e sostiene la Dichiarazione ONU sui diritti umani, orientamento sessuale e identità di genere. E l'Italia collabora con altri paesi e organizzazioni per promuovere la lotta alla discriminazione e la tutela dei diritti LGBTQ+ a livello globale.
E anche “la Sardegna farà la sua parte per difendere e tutelare la libertà di amare”. Lo ha dichiarato la presidente della Regione Alessandra Todde, che in occasione della giornata mondiale contro l’omofobia, ha voluto diffondere un messaggio attraverso una nota: “Oggi, 17 maggio, è la giornata internazionale contro l’omofobia, la transfobia e la bifobia. Credo non ci siano parole più appropriate di quelle pronunciate questa mattina dal nostro Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Mai come oggi è necessario contrastare ogni forma di violenza morale e fisica, ogni forma di discriminazione basata sull’orientamento sessuale. Mai come oggi è necessario ribadire il nostro impegno nel garantire la libertà di essere. La Sardegna non si tirerà indietro e farà fino in fondo la sua parte per difendere e tutelare la libertà di amare”, scrive la presidente della RAS Alessandra Todde.
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