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30 Maggio 2024

Decreto "Salva Casa”, ecco cosa cambia

Il Decreto "Salva Casa", entrato in vigore il 25 maggio 2024, introduce una serie di semplificazioni burocratiche per gli interventi edilizi

L’obiettivo è quello di snellire le procedure e ridurre i tempi per la realizzazione di opere di manutenzione, ristrutturazione e messa a norma degli immobili. È ciò che prevede il Decreto “Salva Casa” entrato in vigore il 25 maggio scorso. Ma cosa cambia? 

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Le vetrate panoramiche amovibili possono essere installate senza bisogno di autorizzazione comunale o comunicazione di inizio attività (CILA), anche per i porticati all'interno dell'edificio. Sono libere anche le opere di protezione dal sole e dagli agenti atmosferici con struttura principale in tende, anche a pergola, addossate o annesse agli immobili, purché non creino spazi stabilmente chiusi.

Per gli interventi realizzati entro il 24 maggio 2024 sono previsti nuovi limiti di tolleranza: 2% per superfici superiori a 500 metri quadri; 3% per superfici tra 300 e 500 metri quadri; 4% per superfici tra 100 e 300 metri quadri e 5% per superfici inferiori a 100 metri quadri.

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Per dimostrare lo stato legittimo di un immobile sarà sufficiente presentare il titolo che ha disciplinato l'ultimo intervento edilizio, anche in sanatoria. Le parziali difformità sanate contribuiranno a dimostrare lo stato legittimo dell'immobile.

Il cambio di destinazione d'uso all'interno della stessa categoria funzionale è sempre ammesso. Tra diverse categorie è ammesso il cambio tra residenziale, turistico-ricettiva, produttiva e direzionale, commerciale, in ogni caso all'interno delle zone centro storico, residenziali consolidate, residenziali in espansione. Sono escluse le unità immobiliari al primo piano fuori terra.

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Sono previsti nuovi limiti di tolleranza per le difformità catastali. E viene introdotta la regola del "silenzio assenso": se l'amministrazione non risponde entro i termini previsti (45 giorni per il permesso in sanatoria, 30 giorni per la SCIA, 180 giorni per gli immobili vincolati paesaggisticamente) l'istanza si intende accolta.

Il decreto punta anche a ridurre gli oneri amministrativi per i cittadini ma sono attesi ulteriori interventi per modificare i requisiti di abitabilità e per risolvere il caso dei grattacieli di Milano bloccati dalla magistratura.

 

 

@Redazione Sintony News