Il Governo delle Maldive lo ha annunciato il 2 giugno: stop all’ingresso per i cittadini con passaporto israeliano. La decisione è stata presa in risposta all'escalation della violenza nella regione di Gaza.
E ha provocato la rabbia e la delusione da parte di Israele, che ha invitato i suoi cittadini a sconsigliare viaggi alle Maldive e ad andarsene se già presenti nel Paese.
Il divieto è stato imposto in risposta all'incursione israeliana a Gaza e ai bombardamenti di campi profughi, che hanno causato numerose vittime civili palestinesi. Il governo delle Maldive ha espresso forte condanna per la violenza e solidarietà con il popolo palestinese. D’altro canto il governo israeliano ha definito il divieto "un atto odioso e ingiustificato" e ha invitato i suoi cittadini a sconsigliare viaggi alle Maldive. Ha inoltre esortato i cittadini israeliani già presenti nel Paese a considerare la possibilità di partire, data la difficoltà di ricevere assistenza diplomatica in caso di problemi.
Si prevede che il divieto avrà un impatto significativo sul turismo israeliano alle Maldive, che conta circa 15.000 visitatori all'anno. L'industria turistica delle Maldive, in generale, è un settore importante per l'economia del Paese, rappresentando circa il 25% del PIL. Non è ancora chiaro se il divieto sia temporaneo o permanente. Al momento, non sono stati fatti passi concreti per revocare il divieto.
Le organizzazioni per i diritti umani hanno espresso preoccupazione per il divieto, definendolo una misura discriminatoria che viola i diritti umani dei cittadini israeliani.
@Redazione Sintony News