Lo sbarco in Normandia del 6 giugno del 1944, noto come D-Day, segnò una svolta fondamentale nella Seconda Guerra Mondiale e aprì la strada alla liberazione dell'Europa occidentale dall'occupazione nazista. Le forze alleate sbarcarono sulle spiagge della Normandia, in Francia, dando inizio a una delle più grandi invasioni militari della storia.
Lo sbarco in Normandia, nome in codice "Operazione Neptune", fu un'operazione militare di vastissima portata, che coinvolse oltre 150.000 soldati alleati, migliaia di navi e aerei. I preparativi per l'invasione durarono mesi e richiesero un'enorme capacità di coordinamento e pianificazione.
Nello sbarco in Normandia, nome in codice "operazione Neptune", che faceva parte della più ampia "operazione Overlord", le truppe alleate hanno utilizzato 6.939 navi e oltre 11.000 aerei. Ben 4.400 soldati hanno perso la vita.
Lo sbarco avvenne all'alba del 6 giugno, con i soldati alleati che affrontarono una forte resistenza da parte delle truppe tedesche. Le prime ore furono particolarmente cruente, con migliaia di vittime da entrambe le parti. Ma grazie al coraggio e alla determinazione degli alleati, le linee tedesche furono infine sfondate e l'invasione ebbe successo.
Lo sbarco in Normandia fu un punto di svolta decisivo nella Seconda Guerra Mondiale. Significò l'inizio della liberazione dell'Europa occidentale dall'occupazione nazista e aprì la strada alla vittoria finale degli Alleati.
Ogni anno, il 6 giugno, si commemora il D-Day con cerimonie e eventi in tutto il mondo. È un giorno per ricordare il sacrificio dei soldati che persero la vita nello sbarco e per celebrare la vittoria della libertà sulla tirannia.
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