Un barattolo di vernice verde arrugginito, una chiave d'auto vecchia con i numeri 1-6-2-6 e una moneta da 100 lire del 1956.
Sono i tre oggetti misteriosi ritrovati dietro la statua dell’Angelo al cimitero del Verano. Gli oggetti erano nascosti nell'intercapedine dietro la statua e presentavano una fascetta simile a quella indossata da Emanuela Orlandi nella foto iconica scattata dopo la sua scomparsa.
Il ritrovamento ha riacceso l'interesse sul caso di Emanuela Orlandi, scomparsa a Roma nel 1983 all'età di 15 anni.
La fascetta che lega i tre oggetti a Emanuela Orlandi è un elemento chiave: l'angelo della statua, infatti, ne indossa una simile tra i capelli, come molti angeli nella tradizione cattolica.
L'ipotesi è che gli oggetti possano essere stati depositati lì come un messaggio o un indizio legato alla scomparsa di Emanuela.
Il significato degli oggetti è ancora da decifrare. La vernice potrebbe essere stata usata per imbrattare la statua, la chiave potrebbe appartenere a un veicolo usato per il rapimento e la moneta potrebbe indicare l'anno in cui è avvenuta la scomparsa o un altro anno significativo.
Spetta agli investigatori e alla Procura, oltre che alla commissione bicamerale d'inchiesta che si riunirà il 13 giugno, fare luce sul mistero e stabilire un eventuale collegamento con il caso Orlandi.
Altri ipotizzano che il ritrovamento possa essere un depistaggio o un atto di speculazione sul caso. La chiave, in particolare, potrebbe essere stata gettata lì per caso e la sua datazione non è certa.
@Redazione Sintony News