Le aggravanti sono quelle della premeditazione, crudeltà , efferatezza, sequestro di persona, occultamento di cadavere e stalking. Per questo Filippo Turetta, accusato dell’omicidio dell’ex fidanzata Giulia Cecchettin, rischia l’ergastolo.
È stata fissata per il 15 e il 18 luglio prossimo l'udienza preliminare. E da indagato diventa ufficialmente imputato. Il giovane, attualmente detenuto nel carcere di Verona, comparirà in aula, dove potrebbe parlare.
Con le accuse a suo carico, in caso di condanna, rischierebbe l'ergastolo. Turetta aveva pianificato nel dettaglio l'omicidio di Giulia Cecchettin, compreso l'occultamento del cadavere, e la sua fuga. L'atto del giudice è stato notificato anche ai difensori delle parti offese, il papà di Giulia, Gino Cecchettin, e i due fratelli, Elena e Davide.
Giulia Cecchettin venne uccisa l'11 novembre 2023. Quel giorno scomparve nel nulla dopo aver trascorso del tempo al centro commerciale Nave de Vero insieme al suo ex fidanzato. Turetta è accusato di aver sequestrato la ragazza, che avrebbe dovuto laurearsi dopo qualche giorno, e di averla ammazzata con botte, calci e 75 coltellate, in una aggressione che ebbe la fase finale nella zona industriale di Fossò (Venezia).
Poi, dopo l'occultamento del cadavere della ragazza in un bosco vicino al lago di Barcis, in Friuli, è fuggito per otto giorni, fino in Germania, dove è stato arrestato.
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