Sospensione di sei giorni per Serena Bortone. E non si fa attendere la condanna della Rai. Succede dopo il caso del monologo censurato di Antonio Scurati. Questa decisione ha scatenato la dura reazione del sindacato dei giornalisti Usigrai, che la definisce una "ritorsione".
Secondo l'Usigrai, la sanzione è ingiusta e punta a colpire la giornalista anziché fare chiarezza su quanto accaduto. Il sindacato critica il malfunzionamento della Rai e la mancanza di una catena di comando chiara, addossando le colpe a Bortone, "una collega competente ed equilibrata".
L'Usigrai sottolinea inoltre il repentino cambio di rotta da parte dei vertici Rai, che inizialmente avevano chiesto il licenziamento di Bortone. Questo comportamento, secondo il sindacato, è sintomo di un clima aziendale teso e di una dirigenza che non si assume le proprie responsabilità.
L'Usigrai conclude dichiarando che "difenderà in ogni sede la legittimità etica e professionale dell'operato di Serena Bortone e di tutte le dipendenti e i dipendenti messi nel mirino di questi vertici".
Oltre all'Usigrai, anche diverse personalità del mondo dello spettacolo hanno espresso solidarietà a Serena Bortone. Tra queste, spiccano i nomi di Roberto Saviano, Laura Morante e Sandra Milo.
La vicenda ha acceso un acceso dibattito sul ruolo del servizio pubblico radiotelevisivo e sulla libertà di espressione. In molti si interrogano sul futuro di Serena Bortone in Rai e sulle conseguenze che questa vicenda avrà sull'azienda.
Rimane da vedere se le proteste dell'Usigrai e le voci del mondo dello spettacolo avranno effetto sulla decisione della Rai. Per il momento, la sospensione di Serena Bortone resta un fatto che suscita preoccupazione e indignazione in molti.
@Redazione Sintony News